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sabato, Maggio 18, 2024
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Rapinatore di Rolex, truffatore e già aveva tentato di uccidere: il profilo del 16enne che ha ammazzato Giovanni Cutolo

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Ha confessato il 16enne sottoposto a fermo per l’omicidio del musicista 24enne Giovambattista Cutolo, ucciso a colpi di pistola nella centralissima piazza Municipio a Napoli dopo una lite per motivi di parcheggio. Il minorenne, che ha precedenti per tentato omicidio e truffa, è accusato di omicidio aggravato, porto abusivo di arma da fuoco e ricettazione. Durante l’interrogatorio svolto dagli agenti della squadra mobile, che lo avevano individuato a poche ore dall’omicidio anche grazie alle telecamere di sorveglianza, il 16enne ha ammesso di aver sparato più volte contro il giovane musicista della Scarlatti Camera Young all’esterno di un pub ma che non era sua intenzione quella di ucciderlo. La lite, come detto, per un parcheggio di uno scooter.

«Leva questo cesso da qua». Così, indicando con fare arrogante uno scooter parcheggiato male in piazza Municipio 80, tre giovani dei Quartieri Spagnoli hanno dato il via ieri notte alla lite sfociata nell’omicidio di Giovanbattista Cutolo: un 24enne musicista di Mugnano studente al Conservatorio, assiduo frequentatore del centro storico, che con la fidanzata e alcuni amici si trovava in piazza Municipio nei pressi di un bar chiuso. Erano le 5.

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Il 16enne aveva precedenti, era infatti un rapinatore di Rolex ed a 14 anni aveva cercato di uccidere un altro ragazzino. Spesso usciva di casa armato.

La dinamica dell’omicidio

Dai video delle telecamere si vede Giambattista discutere con un ragazzo, poi i colpi d’arma da fuoco. La vittima era in compagnia della fidanzata. È stata lei a chiamare i soccorsi ma per il giovane non c’era più nulla da fare. Anche grazie alla descrizione dell’aggressore fatta alla polizia dalla ragazza è stato possibile in poche ore individuare il sedicenne.

Giambattista Cutolo suonava il corno inglese ed il piano nell’orchestra Scarlatti Young .”Era un musicista completo, richiesto da tante orchestre in altre città italiane ed europee ma non ha voluto lasciare Napoli, era qui che voleva suonare. E la sua città l’ha ucciso”, è l’amaro commento di Gaetano Russo, fondatore e direttore dell’orchestra Scarlatti. Ventiquattro anni compiuti da poco, Giambattista suonava da 10 anni. Anche il conservatorio San Pietro a Majella dove era studente lo ricorda.

Il grido di dolore dei genitori
“I 24 anni più belli della mia vita” così sui social lo saluta il padre, regista teatrale. E lancia un appello ai genitori dell’altra Napoli: “Mio figlio è morto andando a farsi un panino. Togliete i vostri figli al controllo della malavita”. “Da oggi odio questa città. Voglio, chiedo e pretendo certezza assoluta della pena” è il grido di dolore della madre.

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