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lunedì, Maggio 20, 2024
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“Se compare a Napoli scoppia la guerra civile”, gli ultras della Roma meditano vendetta dopo il furto dello striscione

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Repubblica, con il documentatissimo cronista Marco Carta, fa il punto della situazione dopo il furto degli striscioni dei Fedayn romanisti da parte degli ultras della Stella Rossa di Belgrado. Carta scrive così:

Per chi osserva da fuori sono solo bandiere. Per chi vive la curva è la prima ragione di vita. Il furto dello striscione dei Fedayn
di sabato scorso segna il punto di non ritorno per il più importante gruppo della curva sud romanista. Una vendetta, che parte dagli incidenti tra gli ultrà romanisti e quelli del Napoli sull’A1 dello scorso 8 gennaio, quando 50 romanisti si erano scontrati contro 300 ultrà del Napoli, e assume ora dimensioni globali. Perché a mettere sotto scacco gli ultrà giallorossi, consumando quella che sembra una vendetta per interposta persona, sono stati i nemici della Stella Rossa Belgrado, gemellati con quelli del Napoli dal 2018.

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«Riprendere gli striscioni» per ora è l’unica priorità per i Fedayn, secondo cui i serbi avrebbero potuto contare sul supporto logistico di alcuni ultrà del Napoli. Ma occorre agire in fretta, è questo il pensiero comune. Il rischio infatti è quello di perdere ogni potere in curva e di avviare uno scontro tra tifosi in tutta Europa dalle proporzioni inimmaginabili. «Se dovesse comparire il nostro striscione ribaltato a Napoli scoppia la guerra civile», racconta un ultrà della Roma che chiede l’anonimato. Le prossime ore saranno decisive per capire i futuri sviluppi di una vicenda che si snoda lungo l’asse Roma, Napoli e Belgrado.Nel frattempo i tifosi serbi si prendono gioco di quelli della Roma: «La vostra bandiera è la nostra bandiera. Fedayn Roma arrendetevi».

“Se il nostro striscione ce l’hanno quelli del Napoli sarà guerra civile”: la minaccia di alcuni ultras della Roma

“Abbiamo abbassato la guardia. Dobbiamo riprenderci lo striscione. Tocca andare a Belgrado”: il gruppo Fedayn degli ultras della Roma promette vendetta dopo il furto di un borsone contenente gli stendardi storici avvenuto a margine della partita casalinga contro l’Empoli nella zona dello Stadio Olimpico per opera di alcuni sostenitori della Stella Rossa Belgrado.

Una vera e propria operazione paramilitare: guanti di lattice, manganelli e vestiti neri sono stati gli strumenti con i quali almeno 40 serbi hanno compiuto il blitz, avvenuto – si ritiene – per una sorta di “vendetta trasversale” con riferimento agli scontri sulla A1 tra romanisti e napoletani di qualche settimana fa. Gli ultras della Stella Rossa, in Italia già da qualche giorno per sostenere la locale squadra di basket impegnata a Milano, sono infatti gemellati da 5 anni con gli omologhi partenopei.Dopo il furto il timore è che si esasperino gli animi già infuocati tra le tifoserie: un gruppo di 20 romanisti è andato ieri all’aeroporto di Fiumicino per intercettare i passeggeri in partenza per Belgrado nella speranza di recuperare la refurtiva.Ma le forze dell’ordine hanno impedito un contatto diretto tra ultras. E tra i membri del gruppo c’è chi sospetta che gli striscioni possano apparire sugli spalti dello Stadio Maradona di Napoli – consegnati ai campani dai serbi in segno di vicinanza – appesi a testa in giù come gesto di scherno: “Se succede – dice una fonte citata da Repubblica che ha chiesto di restare anonima – scoppia la guerra civile”. Intanto nel quartiere Quadraro della Capitale, all’interno della sede dei Fedayn, si sono presentati anche i tifosi della Lazio che hanno offerto il loro contributo per recuperare lo striscione rubato.

Quelli dell’Inter hanno invece condannato il blitz dei serbi con un comunicato. Questi ultimi si prendono gioco dei giallorossi scrivendo: “La vostra bandiera è la nostra bandiera. Fedayn Roma arrendetevi”.

Scippo striscioni Fedayn Roma, ultras Napoli hanno negato coinvolgimento alla Digos

Guerra tra ultras con il furto degli striscioni dei Fedayn della Roma da parte degli ultras della Stella Rossa di Belgrado, alcuni hanno mosso l’accusa per la quale abbiano agito in accordo con i tifosi del Napoli. L’edizione odierna del Corriere dello Sport riferisce quanto segue. “Domenica notte i Fedayn hanno incontrato gli ultras della Lazio nella propria sede al quartiere Quadraro. Durante il summit, potrebbe essere stato concordato un piano d’azione (nonostante la rivalità cittadina) per vendicare l’attentato”.

“Secondo i romanisti, la responsabilità dei napoletani sarebbe quella di aver aiutato i serbi nella logistica, indicando tempi e modalità dell’attacco. Versione che i tifosi azzurri hanno smentito nei primi interrogatori della Digos, dichiarandosi estranei ai fatti”.

“L’odio tra le due fazioni si è acuito dopo la morte del tifoso Ciro Esposito e ha vissuto tanti momenti di alta tensione, per ultimo quello alla stazione di servizio di Badia al Pino lo scorso 8 gennaio”, riferisce il quotidiano.

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