La scorsa notte un vile atto vandalico ha colpito la Reggia di Caserta dove alcuni vandali hanno imbrattato con della vernice i muri della facciata del Palazzo Reale. “Quanto è avvenuto è inaccettabile: questo gesto inqualificabile ha colpito un’icona della nostra bellezza e un sito che l’Unesco ha riconosciuto patrimonio dell’Umanità. Auspico che le forze dell’ordine riescano a individuare i responsabili al più presto e che questi vengano sanzionati con assoluta fermezza. Grazie alla legge da me fortemente voluta, inoltre, i vandali dovranno pagare di tasca propria i lavori di ripristino dell’opera“. Lo dice il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
La Reggia di Caserta
Il sogno di re Carlo di Borbone si concretizzò grazie all’estro di un architetto geniale: Luigi Vanvitelli. A lui re Carlo affidò il compito di costruire una residenza reale che testimoniasse in tutto il mondo la grandezza e il potere del regno borbonico. La costruzione del Palazzo Reale, iniziata il 20 gennaio 1752, richiese venti anni di lavori e la fatica di migliaia di operai, con una spesa esorbitante che ai primi anni dell’Ottocento ammontava a 4.480.651 ducati.
Quando Luigi Vanvitelli morì, nel 1773, il Palazzo era ormai terminato, ma le sale erano vuote e spoglie. La decorazione e l’arredamento degli Appartamenti Reali si protrasse per tutta la prima metà dell’Ottocento, sotto la guida di Carlo Vanvitelli, figlio di Luigi, e di altri architetti che si avvicendarono nel grande cantiere della Reggia di Caserta. Le difficoltà economiche del Regno dopo la partenza di Carlo di Borbone per la Spagna costrinsero i successori di Luigi Vanvitelli a ridimensionare l’ambizioso progetto originario. Nonostante queste modifiche, il Palazzo Reale di Caserta si impose tra le dimore reali più prestigiose d’Europa, sintesi perfetta di tutte le arti: architettura, pittura, scultura, arti decorative e persino musica, con la creazione del Teatro di Corte.