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martedì, Marzo 19, 2024
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Si andrà in spiaggia con le ‘regole’ del 2020, il piano della Regione Campania

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Quest’estate si potrebbe tornare in spiaggia esattamente con le regole adottate nel 2020. Lo ha detto il coordinatore del tavolo interregionale sul Demanio e assessore ligure Marco Scajola al termine di una riunione con le regioni sulle linee guida per l’avvio della stagione balneare 2021. Linee che, “Secondo il ministro al Massimo Garavaglia – ha detto Scajola – sono quelle da cui ripartire”.

“Lo scorso anno come Regioni avevamo lavorato per realizzare linee guida che il governo recepì e che non ha mai visto spiagge chiuse per covid.  – ha detto Scajola – Noi per l’estate 2021 ripartiamo da lì”. Scajola ha sottolineato “l’unione tra Regioni che, al di là del colore politico, fanno squadra per affrontare al meglio la situazione che abbiamo di fronte, che coinvolge economia, turismo e sicurezza”. Poi ha spiegato che oggi incontrerà le associazioni di categoria per condividere con loro queste linee guida.

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RIAPERTURE DI LIDI E SPIAGGE, LE REGOLE PUBBLICATE DALLA REGIONE CAMPANIA

Nel maggio del 2020 la Regione Campania pubblicò le regole per il ritorno in sicurezza in spiaggia libere e sui lidi. Le stesse potrebbero tornare in vigore anche per questa estate.

LIDI PRIVATI

Per favorire un accesso contingentato, l’accesso avverrà con prenotazione (eventualmente on line), anche per fasce orarie, con registrazione degli utenti. Mantenendo l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni. Anche allo scopo di rintracciare retrospettivamente eventuali contatti a seguito di contagi.

Per evitare code o assembramenti alle casse, deve essere favorito l’utilizzo di sistemi di pagamento veloci (card contactless). O con carte prepagate o attraverso portali/app web in fase di prenotazione. Gli operatori della biglietteria svolgono la propria attività all’interno dell’ufficio biglietteria. La postazione di biglietteria deve garantire un adeguato isolamento tra operatore e cliente per mezzo di barriera fisica. Così da ostacolare il passaggio eventuale di infezione (es. schermi). In alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani.  Riorganizzare gli spazi per garantire l’accesso allo stabilimento in modo ordinato. Al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale.

DISTANZE DI SICUREZZE

La segnalazione della distanza di sicurezza di almeno un metro avverrà tramite applicazione a terra di elementi adesivi o simili. Deve essere predisposto un corridoio dove i clienti in attesa possano sostare in condizioni di generale sicurezza, nel rispetto delle distanze tra persone e tra nuclei omogenei. Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore a 37,5°C.

I percorsi di entrata e uscita, ove possibile, devono essere differenziati prevedendo chiara segnaletica nell’orientamento dell’utenza. L’accesso alle aree in concessione, non altrimenti attrezzate dal concessionario, è regolamentato garantendo che siano comunque osservate le misure di distanziamento sociale (steward in spiaggia). Il concessionario garantisce anche mediante idonea cartellonistica o periodici messaggi audio la diffusione delle norme d’uso e accesso allo stabilimento. In linea con le misure di prevenzione del Codid-19.

Zone ombreggio e solarium

La zona ombreggio deve essere organizzata garantendo adeguati spazi per la battigia in modo da garantire agevole passaggio e distanziamento tra i bagnanti e i passanti e prevedendo percorsi/corridoi di transito differenziati per direzione, minimizzando gli incontri fra gli utenti.

La distribuzione delle postazioni da assegnare ai bagnanti deve essere chiaramente organizzata prevedendo. La numerazione delle postazioni/ombrelloni e la registrazione per ogni postazione degli utenti ivi allocati, stagionali e giornalieri, per quantificare la capacità dei servizi erogabili; in questo modo si faciliterà, in caso di rilevazione di un caso positivo, la ricostruzione della situazione di prossimità.

L’assegnazione degli ombrelloni e dell’attrezzatura a corredo deve privilegiare l’assegnazione dello stesso ombrellone ai medesimi occupanti che soggiornano per più giorni. In ogni caso, l’igienizzazione delle superfici prima dell’assegnazione della stessa attrezzatura ad altro utente, anche nella stessa giornata.

Ogni postazione sarà dotata di un foglio plastificato contenente le indicazioni alle quali l’utente è invitato ad adeguarsi. L’individuazione di modalità di transito da e verso le postazioni/ombrelloni e stazionamento/movimento sulla battigia. L’accompagnamento alla zona ombreggio da parte del personale dello stabilimento adeguatamente formato, che informi la clientela sulle misure da rispettare. Le zone dedicate ai servizi devono essere facilmente identificabili come anche le misure da seguire. Le procedure da seguire in caso di pioggia o cattivo tempo per evitare l’assembramento degli utenti
presenti nei locali dello stabilimento.  Le aree delimitate per gli assistenti alla balneazione devono garantire adeguato distanziamento.

POSIZIONAMENTO DI OMBRELLONI E LETTINI

Al fine di garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro nello stabilimento e un minor rischio, le attrezzature balneari (ombrelloni, lettini e sedie a sdraio, ecc.) sono installate in modo tale che sia sempre garantita la misura di distanziamento sociale, fatta eccezione per le persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale (detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale).

A tal fine deve essere assicurato un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 metri quadrati per ombrellone, indipendentemente dalla modalità di allestimento della spiaggia (per file orizzontali o a rombo).

Le attrezzature complementari assegnate in dotazione all’ombrellone (es. lettino, sdraio, sedia) devono essere fornite in quantità limitata al fine di garantire un distanziamento rispetto alle attrezzature dell’ombrellone contiguo di almeno 1,5 metri. Le distanze interpersonali possono essere derogate per le persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale (detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale).

Tra le attrezzature di spiaggia (es. lettino, sdraio, sedia), ove non allocate nel posto ombrellone, deve essere garantita la distanza minima di 1,5 metri l’una dall’altra.
Per facilitare la gestione del distanziamento delle postazioni, si consiglia ai gestori la messa in atto di sistemi di segnalazione a terra (es. nastri di demarcazione, ecc.).

Servizi e spazi complementari

Per le cabine, va vietato l’uso promiscuo ad eccezione dei membri del medesimo nucleo familiare o per soggetti che condividano la medesima unità abitativa o recettiva prevedendo un’adeguata igienizzazione fra un utente e il successivo. Inoltre per le aree di ristorazione si rimanda alle indicazioni di cui allo specifico documento tecnico. Per il servizio di bar e ristorazione si raccomanda l’attivazione di un servizio di delivery su
ordinazione, con consegna dei cibi e bevande all’ombrellone-lettino nel rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro, suggerendo comunque di tenere all’aperto l’area di somministrazione. A tal fine i Comuni favoriscono il posizionamento di tavoli nelle cosiddette aree polifunzionali.

GLI SPORT IN SPIAGGIA

Sono consentiti gli sport individuali che si svolgono in spiaggia (es. racchettoni) o in acqua (es. nuoto, surf, windsurf, kitesurf). Attività praticate sempre nel rispetto delle misure di distanziamento interpersonale. Per gli sport a coppie o in squadra (es. beach volley, beach soccer, ecc.) sarà necessario rispettare le disposizioni delle istituzioni competenti.
Per quanto riguarda le piscine e aree benessere bisogna far riferimento alle norme di sicurezza che saranno indicate per la riapertura di queste attività, altrimenti occorrerà inibire l’accesso e l’utilizzo.

E’ vietata la pratica di attività ludico-sportive e giochi di gruppo che possono dar luogo ad
assembramenti (es. balli, happy hours, degustazione a buffet, aree giochi, feste/eventi, ecc.) con conseguente divieto di pubblicità in qualsiasi forma. Per la fruizione di servizi igienici e docce va rispettato il previsto distanziamento sociale, a meno che
non siano previste barriere separatorie fra le postazioni. Deve essere garantita vigilanza sulle norme di distanziamento sociale dei bambini in tutte le
circostanze.

Nel complesso, evitare promiscuità nell’uso di qualsiasi attrezzatura da spiaggia, possibilmente procedendo all’identificazione univoca di ogni attrezzatura.
In linea generale le attività svolte in mare aperto (ad es. wind-surf, attività subacquea, balneazione da natanti) non presentano a priori rischi significativi rispetto a COVID-19, fermo restando il mantenimento del distanziamento sociale (e delle operazioni di vestizione/svestizione nel caso di attività subacquea), nonché la sanificazione delle attrezzature di uso promiscuo (es. erogatori subacquei, attrezzature quali
boma e albero del windsurf, etc).

Misure igienico sanitarie

Gli utenti indossano la mascherina al momento dell’arrivo, fino al raggiungimento della postazione assegnata e analogamente all’uscita dallo stabilimento. Vanno installati dispenser per l’igiene delle mani a disposizione dei bagnanti in luoghi facilmente
accessibili nelle diverse aree dello stabilimento.

Pulizia regolare almeno giornaliera, con i comuni detergenti delle varie superfici e arredi di cabine e aree comuni. Sanificazione regolare e frequente di attrezzature (sedie, sdraio, lettini, incluse attrezzature galleggianti e natanti), materiali, oggetti e servizi igienici, limitando l’utilizzo di strutture (es., cabine docce singole, spogliatoi) per le quali non sia possibile assicurare una disinfezione intermedia tra un utilizzo e l’altro.

Pulizia dei servizi igienici più volte durante la giornata e disinfezione a fine giornata, dopo la chiusura; all’interno del servizio dovranno essere disponibili, oltre al sapone per le mani, prodotti detergenti e strumenti usa e getta per la pulizia che ciascun cliente potrà fare in autonomia. Per quanto concerne le docce esse devono essere previste all’aperto, con garanzia di una frequente pulizia e disinfezione a fine giornata.

 

LE REGOLE PER LE SPIAGGE LIBERE

Tenendo conto delle specifiche caratteristiche delle spiagge libere, della loro localizzazione, dei flussi dei frequentatori nei diversi periodi della stagione balneare, dovranno essere localmente definite puntualmente le modalità di accesso e di fruizione degli arenili.  Da individuare quelle più idonee ed efficaci.

Per favorire l’informativa all’utenza, è necessaria l’affissione nei punti di accesso – che dovranno essere puntualmente individuati – alle spiagge libere di cartelli in diverse lingue contenenti indicazioni chiare sui comportamenti da tenere. In particolare il distanziamento sociale di almeno un metro ed il divieto di assembramento.

Anche al fine di favorire il contingentamento degli spazi, va preliminarmente mappato e tracciato il perimetro di ogni allestimento (ombrellone/sdraio/sedia) – ad esempio con posizionamento di nastri (evitando comunque occasione di pericolo) – che sarà codificato rispettando le regole previste per gli stabilimenti balneari. Ciò per permettere agli utenti un corretto posizionamento delle attrezzature proprie nel rispetto del distanziamento ed al fine di evitare l’aggregazione.

TURNAZIONI E SPAZI CODIFICATI

Tale previsione permetterà di individuare il massimo di capienza della spiaggia. Anche definendo turnazioni orarie e di prenotare gli spazi codificati, anche attraverso utilizzo di app/piattaforme on line.  Al fine di favorire la prenotazione stessa potrà altresì essere valutata la possibilità di prenotare contestualmente anche il parcheggio, prevedendo anche tariffe agevolate, ove possibile. Tale modalità favorirà anche il contact tracing nell’eventualità di un caso di contagio.

Dovranno altresì essere valutate disposizioni volte a limitare lo stazionamento dei bagnanti sulla battigia per evitare assembramenti. Devono essere assicurate opportune misure di pulizia della spiaggia e di igienizzazione delle attrezzature comuni, come ad esempio i servizi igienici, se presenti.

È opportuno, ove possibile, affidare la gestione di tali spiagge ad enti/soggetti che possono utilizzare personale adeguatamente formato, valutando altresì la possibilità di coinvolgimento di associazioni di volontariato, soggetti del terzo settore, etc., anche al fine di informare gli utenti sui comportamenti da seguire, nonché per assicurare le misure di distanziamento interpersonale in tutte le attività sull’arenile ed in acqua.

REGOLAMENTAZIONE DEGLI ARENILI

Come per gli arenili in concessione anche per la spiaggia libera, i Comuni dovranno dotarsi di una adeguata regolamentazione degli arenili liberi che potranno gestire direttamente o mediante convenzione con soggetti privati, al fine di garantire il contingentamento degli accessi. In ogni caso, l’area delle spiagge libere comunali sarà presidiata da addetti alla vigilanza.

Tra le attrezzature di spiaggia (ombrelloni, lettini, sdraie, ecc.) posizionate dai turisti dovrà essere garantita la distanza minima di 1,5 metri l’una dall’atra; le distanze interpersonali possono essere derogate per le persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale (detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale). Dovranno altresì essere valutate dal Comune disposizioni volte a limitare lo stazionamento dei bagnanti sulla battigia per evitare assembramenti.

L’ORDINANZA DEI SINDACI

Il sindaco può ordinare il posizionamento, nella spiaggia libera, escluso l’arenile di libero transito, in via provvisoria, di piantane comunali numerate, per l’installazione di ombrelloni, riservate solo ai turisti che hanno prenotato telematicamente il proprio posto. Nell’area occupata dalle piantane si applicano le stesse misure di sicurezza sanitarie previste per gli stabilimenti balneari dal presente provvedimento .

Il sindaco può vietare l’accesso alla spiaggia libera, nel caso di rischio per la salute degli utenti a causa di assembramenti, o nel caso di reiterate violazioni delle misure sanitarie di sicurezza del presente provvedimento. Devono essere assicurate dal Comune o da soggetti da esso incaricati opportune misure di pulizia della spiaggia e di igienizzazione delle attrezzature comuni, come ad esempio i servizi igienici, se presenti. Sono da intendersi valide anche per gli arenili liberi le misure indicate per le aree in concessione.

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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