Attimi di terrore quelli vissuti da un 68enne nel rovighese che ha rischiato di subire una violenta aggressione con un cacciavite all’interno della propria dimora. L’uomo, però, ha reagito sparando al ladro con la volontà di difendersi e non di uccidere.
L’intervento della Meloni e Salvini
Sulla vicenda di Rovigo interviene la premier Giorgia Meloni che non ha dubbi: “la difesa è sempre legittima“. Alla presidente del Consiglio ha fatto eco il vicepremier Matteo Salvini, facendo leva sulle norme sull’attenuazione dell’eccesso di legittima difesa volute dalla Lega che hanno portato la Procura a non iscrivere nell’albo degli indagati la vittima. “Norme – ha dichiarato Matteo Salvini – a tutela dei cittadini perbene“, perché, la Lega sostiene da anni, la difesa è sempre legittima“.
Le indagini della Procura
Secondo le ultime indagini, la vittima ha corso il rischio di essere colpito con un cacciavite e di aver mirato senza la volontà di uccidere il ladro. Due elementi che la Procuratrice della Repubblica di Rovigo Manuel Fasolato, ha evidenziato in una nota in cui ribadisce di non procedere per il reato di legittima difesa, ma solo per la tentata rapina aggravata del ricercato. Secondo la Fasolato “la persona offesa ha sparato, mirando in parti non vitali, con un’arma regolarmente denunciata per difendersi dal soggetto travisato da passamontagna che si trovava all’interno della sua abitazione, al buio, e che stava cercando di colpirlo con un cacciavite nonostante fosse scattato l’allarme, e la persona offesa avesse già avvisato ad alta voce che era armata, nonché avesse invitato ad andarsene chi si trovava dentro la sua abitazione“.
Cosa dice il nuovo codice penale?
Il rinnovato articolo 52 del codice penale evidenza come “non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di un’offesa ingiusta“. Inoltre, “se usa un’arma legittimamente detenuta” per difendere “la propria o la altrui incolumità” e “i beni propri o altrui, quando non vi è desistenza e vi è pericolo d’aggressione“.


