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martedì, Giugno 24, 2025
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Stop ai cellulari in classe per gli under 14: la proposta di Valditara prende forma

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Durante un punto stampa a Bruxelles, a margine del Consiglio Ue Istruzione, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha lanciato una proposta destinata a far discutere: eliminare l’uso dei cellulari nelle scuole dell’Unione Europea almeno fino ai 14 anni.

La proposta di Valditara

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Stiamo riflettendo anche sull’opportunità di estendere ulteriormente questo divieto, come hanno già fatto alcuni Paesi“, ha dichiarato Valditara, sottolineando la necessità di un approccio comune e coordinato per tutelare l’attenzione e il benessere degli studenti. Alla proposta italiana hanno già aderito Austria, Francia, Ungheria, Slovacchia e Svezia, mentre Lituania, Cipro, Grecia e Belgio hanno annunciato l’intenzione di sottoscriverla a breve. Un fronte europeo sempre più compatto, quindi, che punta a limitare l’uso degli smartphone nelle scuole per favorire la concentrazione, la socializzazione e l’apprendimento tradizionale.

Secondo Valditara, la presenza dei cellulari in classe è diventata una delle principali fonti di distrazione. Inoltre, il loro uso continuo rischia di compromettere lo sviluppo delle capacità relazionali e di esporre i giovani a rischi come cyberbullismo e dipendenze digitali. Il ministro ha sottolineato come il provvedimento non voglia essere una “demonizzazione” della tecnologia, ma piuttosto una regolamentazione responsabile del suo utilizzo in un ambiente educativo.

Diversi Paesi europei si stanno già muovendo in questa direzione. La Francia, ad esempio, ha introdotto dal 2018 un divieto generalizzato di utilizzo degli smartphone nelle scuole primarie e secondarie. L’Austria e l’Ungheria hanno adottato misure simili, mentre la Svezia ha dato maggiore autonomia alle scuole nel gestire il problema.

I cellulari a scuola in Italia

In Italia, il dibattito sul divieto dei cellulari a scuola è vivo da tempo. Già nel 2023, una circolare ministeriale invitava gli istituti a limitarne l’uso, ma la proposta europea mira ora a rendere il divieto sistematico e uniforme. “Non possiamo permettere che strumenti concepiti per la comunicazione si trasformino in ostacoli all’apprendimento“, ha ribadito Valditara, aprendo di fatto una nuova stagione di riforme scolastiche.

Il prossimo passo sarà un confronto più ampio tra i Paesi membri per definire linee guida comuni e stabilire eventuali deroghe per attività didattiche specifiche. Intanto, l’idea di un’Europa scolastica libera dai cellulari prende sempre più piede.

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