Considerato il concentrato flusso di veicoli sulla tangenziale di Napoli, il sindaco Manfredi, con l’intento di snellire la trafficata arteria, tenta di elaborare una serie di normative a tale scopo.
Una tangenziale molto gettonata: circa 113mila veicoli al giorno
Secondo una statistica, il traffico complessivo annuo, in Campania, ammonta a più di 5 miliardi di chilometri percorsi. Questo significa che, se presa in considerazione quest’unità, insieme alle misure della circonferenza terrestre, si può affermare che tali chilometri simboleggiano il giro del mondo fatto 342 volte.
Sulla A1 il flusso giornaliero medio, è pari a circa 45mila veicoli, mentre sull’ A16 questi sono circa 26mila. Lo studio emerge dall’iniziativa volta a comprendere l’intensità degli spostamenti. La rivoluzione della mobilità sostenibile parte dalle autostrade e dalla loro mobilità sostenibile. La tangenziale di Napoli è sicuramente tra le più trafficate in Italia, soprattutto per le convenzioni ottime di mobilità che propone. Attualmente il gruppo Aspi, al fine di ammodernare ancora di più tali servizi sta progettando numerosi interventi su viadotti gallerie e barriere di sicurezza. Sono compresi anche interventi di natura tecnologica attraverso l’installazione di sistemi di monitoraggio e diverse apparecchiature per potenziare la sicurezza e il comfort durante la guida.
Le intenzioni del sindaco di Napoli
“La Tangenziale è un’infrastruttura molto importante per la mobilità, soprattutto considerando l’ampia estensione della città di Napoli. C’è già un accordo per interventi sulla rete già esistente ma bisogna andare verso l’incremento di altre sezioni.
Tra le varie proposte un obiettivo fondamentale si concentra sul miglioramento dell’impatto ambientale, la riduzione del rumore, l’incremento della sicurezza e l’introduzione di metodi innovativi per il rifornimento dei veicoli“. Queste le parole del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Insieme a quest’ultimo è intervenuto anche Roberto Tomasi, Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, soffermandosi particolarmente sull’impatto della mobilità e l’importanza della sostenibilità: “La tangenziale di Napoli si conferma tra i principali campi di prova per la verifica effettiva delle soluzioni proposte. La rivoluzione della mobilità sostenibile parte dalle autostrade, si tratta di infrastrutture attorno alle quali si sono sviluppati i principali settori industriali italiani. Questo ci offre la possibilità di vincere una grande sfida, attraverso una rivoluzione positiva“.
Roberto Tomasi e il progetto di grande valore
“E’ in atto un progetto di grande valore. Si concentrerà sulla dimensione trasportistica ma sfocierà anche sul versante ingegneristico e sarà un vero vanto per la città di Napoli”. Il progetto proposto dall’amministratore porta il nome de’ “La Rivoluzione della mobilità sostenibile parte dalle autostrade”. “Noi dobbiamo raggiungere un’impronta di Co2 del 42% rispetto al 2005”, afferma con atteggiamento fiducioso. “La sfida si fa ancora più considerevole se valutiamo l’aumento della circolazione dei veicoli nel corso del tempo. Sappiamo che non basterà l’auto elettrica per risolvere il problema, ci vorranno certamente i biocarburanti e bisognerà certamente intervenire sui comportamenti delle persone. Il digitale farà la differenza. Adesso stiamo ancora disponendo i primi test e i risultati si stanno mostrando promettenti”. Così Roberto Tomasi conclude, iniziando a delucidare gli aspetti futuri di questa nascente pratica innovativa.
