Summit mentre era ai domiciliari, la Cassazione ‘salva’ il figlio del boss Petriccione

Era accusato di aver partecipato a dei summit mentre avrebbe dovuto essere ai domiciliari. Con queste accuse Salvatore Petriccione junior, figlio di Salvatore Petriccione ‘o marenar, storico fondatore del clan della Vanella Grassi, era stato arrestato qualche mese fa. E invece la Cassazione, accogliendo pienamente la linea seguita dai legali di Petriccione junior, gli avvocati Domenico Dello Iacono e Antonio Ioio, ha disposto la liberazione del ‘rampollo’. La notizia era stata anticipata da Il Roma due giorni fa. I due legali sono riusciti a dimostrare che il giovane si era recato dal dentista sconfessando dunque anche la linea scelta dal Riesame. E così gli ermellini hanno di fatto proceduto con l’annullamento dell’ordinanza di aggravamento spedendo Petriccione nuovamente ai domiciliari. Questo perchè nel dicembre scorso la Procura aveva contestato al giovane un aggravamento della misura (Petriccione era ai domiciliari) visto che, secondo l’accusa, avrebbe approfittato di alcuni permessi relativi a visite dentistiche per recarsi a Scampia e partecipare ad incontri col suo gruppo. Il Riesame confermò il provvedimento cautelare e adesso con la decisione della Cassazione (che ha disposto un annullamento con rinvio) Petriccione junior dovrà riaffrontare il Riesame.