Somma Vesuviana si ritrova senza sindaco. Il primo cittadino Salvatore Di Sarno ha visto interrompersi anzitempo il proprio mandato dopo che tredici consiglieri comunali hanno firmato le dimissioni, determinando lo scioglimento del consiglio e l’avvio delle procedure per il commissariamento.
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A poche ore dalla crisi istituzionale di Ottaviano, anche un altro Comune vesuviano si ritrova senza guida amministrativa.
La rottura è maturata all’interno della stessa maggioranza, con l’uscita dei consiglieri del Partito Democratico e dei Verdi, che hanno abbandonato la coalizione in seguito alle voci su una possibile candidatura della moglie del sindaco alle elezioni regionali in quota Forza Italia. Un’ipotesi che ha generato tensioni e accuse incrociate.
«Essere sfiduciato dall’opposizione non è una sorpresa – ha commentato Di Sarno – ma che tre consiglieri della mia stessa maggioranza, con cui ho condiviso un progetto politico, abbiano firmato è singolare. Non sono dispiaciuto, affronto questa sfiducia con serenità. Non ho mai ceduto ai ricatti e non avrei cominciato ora».
Il caso di Somma Vesuviana segue di poche ore quello di Ottaviano, dove anche lì il sindaco Biagio Simonetti ha dovuto lasciare l’incarico per le dimissioni della maggioranza consiliare. In entrambi i comuni vesuviani, la crisi ha portato alla decadenza delle amministrazioni e all’imminente arrivo di commissari prefettizi.
Il dibattito politico si è acceso anche sui social, dove cittadini e politici locali si sono divisi tra chi considera le dimissioni un atto di responsabilità e chi le interpreta come una manovra di potere.
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