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venerdì, Aprile 26, 2024
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Torna a tremare la terra a Pozzuoli, nuovo sciame sismico nella notte

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Nuovo sciame sismico nei Campi Flegrei. Come riportato da Il Mattino, da ieri sera i sensori dell’Osservatorio Vesuviano stanno registrando piccole scosse circoscritte nel Golfo di Pozzuoli. La profondità di questi eventi sismici risulta essere superiore a quella degli eventi normalmente localizzati sulla terraferma.

Lo sciame sismico è iniziato intorno alle 3.27 di questa notte, e si è concluso alle 7.14 del mattino. Alle 04.38 (profondità 4,40 km, magnitudo 1.3), alle 05.12 (profondità 2,77 km, magnitudo 1.2) e alle 5.59 (profondità 2,99 km, magnitudo 1.0), si sono registrati i terremoti di maggiore intensità.

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Anna Peluso, amministratrice del gruppo Facebook Quelli della zona rossa del vulcano Campi Flegrei, scrive: “L’attività sismica degli ultimi anni, nella caldera dei Campi Flegrei, ha visto una ripresa dei terremoti localizzati nel Golfo di Pozzuoli molto comuni, invece, nel periodo più intenso del bradisismo flegreo, anni 82-84, quando gli eventi localizzati nel golfo erano ampiamente avvertiti da tutta la popolazione della fascia costiera. Per chi fosse interessato a questa tematica, riporto quindi un chiarimento fornitomi nel 2014 dal gentile dottore Luca D’Auria, all’epoca presso l’Osservatorio Vesuviano: la presenza di terremoti nel Golfo di Pozzuoli è stata, nel corso degli ultimi decenni, ben studiata e sono state formulate diverse ipotesi sulla sua origine. L’ipotesi che trova un più ampio consenso tra i ricercatori è che fosse legata alla presenza di strutture vulcano – tettoniche riattivate dal bradisisma. L’energia associata a quei terremoti era comunque molto ridotta rispetto a tutti gli altri localizzati tra la Solfatara e Pozzuoli. Dopo il 1985 non sono più stati rilevati eventi (se non di natura artificiale) in quella zona. Non si può escludere che qualche evento di magnitudo molto piccola si sia verificato. La rete attuale sarebbe comunque in grado di rilevare terremoti di magnitudo anche prossima a zero in quell’area. C’è da considerare che l’energia rilasciata dai terremoti durante il bradisisma del 1982-84 (più di 16.000 terremoti con magnitudo anche superiori a 4) è di diversi ordini di grandezza rispetto a quella associata ai terremoti di tutti gli anni tra il 1985 ed il 2014 (un migliaio di terremoti in tutto, con magnitudo raramente superiori a 2). È possibile quindi che per attivare le strutture sismogenetiche presenti nel Golfo siano necessari fenomeni decisamente più energetici rispetto alle dinamiche attuali che, per fortuna, sono più ridotte rispetto a quelle del 1982-84″.

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