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sabato, Maggio 4, 2024
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Il tetto al contante sale a 5 mila euro, polemiche sui nuovi pagamenti

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Nel decreto Aiuti quater il governo ha innalzato la soglia massima per il pagamento in contanti passa da 1000 a 5000 euro, cambiamento che avverrà dal primo gennaio 2023. “C’è una norma che noi interpretiamo a sostegno del pagamento dei prezzi dell’energia e cioè l’estensione dei fringe benefit che il datore può aggiungere in busta paga che è esentasse e che è una sorta di tredicesima detassata per aiutare i lavoratori a pagare le bollette”, ha aggiunto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Quanto al tetto a 5mila euro per i contanti, la premier ha sottolineato che è in linea con la media Ue e che “era in linea con il programma“. Si tratta di una decisione che è stata al centro delle polemiche già nei giorni scorsi.

POLEMICA SUL TETTO AL CONTANTE

L’opposizione è insorta da Giuseppe Conte, per il M5S, che ha gridato al ritorno delle valigette di contanti al Pd che lo considera un aiuto agli evasori, al terzo polo di Carlo Calenda secondo cui “è una stupidaggine”. E tutti ricordano che è stato uno studio di Bankitalia a collegare l’uso del contante all’economia sommersa.

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LA REAZIONE DEI COMMERCIANTI

Ottimiste invece le associazioni dei commercianti, che vedono un’opportunità: usare di più il cash potrebbe addirittura incentivare i consumi e quindi stimolare l’economia. L’Italia è uno dei 17 Paesi europei ad aver stabilito un limite ai pagamenti in contanti, fissando una soglia a 2.000, che dall’anno prossimo scenderebbe a 1.000 se non si intervenisse. Cosa che invece il Governo farà, già con la prossima manovra di bilancio, ha detto il senatore di FdI, Giovanbattista Fazzolari. Gli altri 10 Paesi Ue non hanno alcun limite, e tra questi ci sono Germania e Austria. Una situazione che, spiega Meloni, “rischia di non favorire la nostra competitività”. Del resto Bruxelles, sebbene a favore di tetti bassi, aveva proposto di uniformare i limiti partendo da una soglia di 10mila euro, per convincere anche quei Paesi che attualmente hanno tetti molto alti o nessun limite.

LE PAROLE DI SALVINI

“Alzare il tetto di spesa in denaro contante dagli attuali 2mila a 10mila euro è una proposta di buonsenso della Lega, in linea col programma del centrodestra e con altri Paesi europei: Meno burocrazia, più libertà”, ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.

L’opposizione però non è d’accordo: “È una proposta che non condividiamo in alcun modo, è in totale controtendenza con quanto deciso in questi anni in Italia e in gran parte dei Paesi europei per ridurre progressivamente l’uso del contante e spingere la tracciabilità dei pagamenti e la lotta all’economia sommersa, ha detto Antonio Misiani, responsabile economico del Pd. Secondo Conte invece alzare il tetto del contante significa “premiare chi va in giro a fare pagamenti con 10mila euro di banconote in una valigetta“, e non sono persone povere, perché quelle “di solito non vanno in giro con 10mila euro in contanti in tasca”. Il tema su cui insistono le opposizioni esiste. La correlazione fra utilizzo del contante ed economia sommersa è stata più volte richiama dalla Uif, l’unità di informazione finanziaria presso la Banca d’Italia che si occupa di riciclaggio e finanziamento al terrorismo.

LO STUDIO DELLA BANCA D’ITALIA

La Uif monitora anche l’uso del contante (nel primo semestre 2022 cresciuto a 116 miliardi di euro) e riceve le segnalazioni da banche e poste se un singolo soggetto supera la soglia di 10mila euro mensili di prelievi e versamenti. In uno studio di qualche mese fa, assieme alla Banca d’Italia, incrociando le banche dati pubbliche si dimostrava l’esistenza del “nesso di causalità fra movimentazione contante” e sommerso.

In quella ricerca, denominata ‘Pecunia Olet’, si sottolineava come l’economia sommersa è “cresciuta anche a seguito dell’innalzamento della soglia di uso del contante da 1.000 a 3.000 euro, in vigore dal 2016 con l’obiettivo di sostenere la domanda”. E lo studio concludeva affermando che “le restrizioni all’uso del contante possono essere efficaci nel contrasto all’evasione fiscale”.

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