Nessuna minaccia, nessuna ritorsione, soltanto un tentativo di rapina. Tony Colombo affida a Instagram la sua verità sul raid che si è consumato contro il suo studio a Secondigliano. Lo fa con cinque video, pubblicati sul suo profilo, in cui si rivolge direttamente ai fan. «Non so se ridere o piangere per quello che sto leggendo – dice il popolare neomelodico palermitano ma napoletano d’adozione – ci tenevo a fare questo video perché mi piace dare spiegazioni sempre, specie quando girano cose non vere. Si parla di un raid punitivo contro una storia d’amore… ragazzi, si è trattato semplicemente di un tentativo di rapina. Nel mio studio ho vari strumenti musicali. Hanno cercato di entrare per rubare, hanno sparato per rompere il vetro, non ci sono riusciti e si sono dileguati».
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E, continua l’artista, non ci sarebbe nessun nesso con la sua relazione sentimentale con una donna che in precedenza era stata legata a un boss ucciso in un agguato. «Io e mia moglie siamo due artisti – dice – e mia moglie è una donna dalla fedina penale pulitissima. Certo nessuno risponde delle responsabilità penali di altri. Io faccio l’artista e la donna che tra qualche mese sarà ufficialmente mia moglie oggi fa la casalinga. Siamo delle persone perbene, non c’è stato nessun raid punitivo. Noi viviamo la nostra storia d’amore in modo pulito agli occhi di tutti – sottolinea – e non dobbiamo nasconderci da nessuno. Anzi, il 28 marzo siete tutti invitati al matrimonio».