Sedici pronti a patteggiare per la presunta truffa da 20 milioni di euro sul reddito di cittadinanza. Si tratta di percettori che la procura di Milano ha ottenuto dal gip una serie di arresti lo scorso novembre. Come riporta il Fatto Quotidiano le pene concordate vanno da 1 anno e 10 mesi a 3 anni e 4 mesi. Dunque i 20 milioni, che gli imputati sono accusati di aver intascato, sarebbero stati mostrati da una delle donne coinvolte in almeno tre video su TikTok. Una persona si era anche filmata mentre sventolava una mazzetta di banconote e anche lei era stata arrestata.
FURBETTI CON IL REDDITO DI CITTADINANZA, TRUFFA E GLI ALTRI REATI CONTESTATI
I reati contestati sono, a vario titolo, associazione per delinquere, truffa aggravata ed estorsione. Gli inquirenti hanno stimato che, se non fossero stati arrestati, avrebbero sottratto alle casse dello Stato circa 80 milioni di euro. Sono 10mila le domande di reddito di cittadinanza ed emergenza “falsificate” che venivano presentate per conto di cittadini romeni. Negli atti emerge il piano avrebbe consentito agli imputati di “insinuarsi nelle pieghe di un articolato sistema burocratico, approfittando delle lacune esistenti e dei ritardi nei controlli”.
I truffatori erano stati arrestati lo scorso 11 novembre in diverse regioni. Tra i furbetti ci sono un italiano, un egiziano mentre gli altri sono originari della Romania. Dopo l’inchiesta condotta dal pm Paolo Storari e dalla Guardia di finanza di Cremona e Novara, ieri si è aperta l’udienza preliminare davanti al gup Lidia Castellucci. C’è anche 17simo imputato che deve decidere con quale rito farsi processare nella prossima udienza che si terrà il 29 aprile, quando il giudice si esprimerà sui patteggiamenti.
