Uccide la compagna con 85 coltellate, la confessione: “Sono devastato, ho un vuoto di memoria”

“Dopo averla uccisa ho un vuoto di memoria, sono svenuto” così spiega Alexandru Ianosi, l’uomo che ha ucciso la propria compagna, massacrandone poi il cadavere. Si chiamava Lilia Patranjel la donna che ha perso la vita dalla mano crudele del compagno che l’ha colpita ben 85 volte con un coltello da cucina.

La furia contro la compagna 

Sono stati due i colpi mortali tra gli 85 dati, uno all’addome e l’altro al torace. L’uomo pare aver colpito la compagna con una furia tale da non fermarsi all’uccisione ma continuando a colpirla anche dopo la sua effettiva morte. Il corpo presenta molteplici ferite alle braccia e alle gambe, pare quindi che la donna abbia provato in ogni modo a liberarsi dalla furia dell’uomo. La lite pare essere nata da una frase detta dalla compagna, frase che ha poi dato il via alla furia dell’uomo. A dirlo sarebbe stato lo stesso Alexandru durante la confessione. Dopo un periodo di silenzio l’uomo è infatti riuscito a ri-confessare il suo ignobile e violento gesto. Vivevano insieme da cinque anni e lei era già stata vittima di violenza. Più volte la donna aveva denunciato il compagno alle forze dell’ordine.

L’ultima fatale lite pare infatti aver scosso maggiormente gli animi perché la compagna aveva deciso di andarsene. La donna voleva infatti scappare dalle violenze dell’uomo, ma quest’ultimo anche questa volta ha “scelto” per lei. Una scelta fatale dettata dall’ira e dalla furia dell’uomo. “Venitemi a prendere, ho ucciso la mia compagna…Non capisco perché l’ho fatto, sono semplicemente devastato dai sensi di colpa. Dopo averla uccisa ho un vuoto di memoria, sono svenuto”  così confessa durante la chiamata ai carabinieri.