19.7 C
Napoli
lunedì, Maggio 6, 2024
PUBBLICITÀ

Ucciso e sciolto nell’acido: Salvatore Esposito fu punito per la relazione con la moglie di un affiliato

PUBBLICITÀ

A quasi 10 anni di distanza dall’omicidio di Salvatore Esposito, Totoriello, gli inquirenti sono riusciti a venire a capo del delitto. Grazie a intercettazioni, pedinamenti e alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, le autorità hanno potuto ricostruire l’omicidio e risalire ai colpevoli.

Salvatore Esposito, detto Totoriello, affiliato al clan Licciardi fu ucciso il 27 settembre del 2013. Tuttavia, solo nella mattinata di oggi, mercoledì 17 maggio, i carabinieri del Ros di Napoli – su richiesta della Direzione distrettuale antimafia partenopea – hanno arrestato tre persone. Anche queste affiliate allo stesso clan Licciardi (della cosiddetta Alleanza di Secondigliano) e ritenute responsabili del delitto. Secondo gli inquirenti fu una punizione d’onore. Le recenti indagini, condotte tra gennaio 2022 e febbraio 2023, hanno permesso di appurare che Esposito avesse una relazione con la moglie di un affiliato al clan, detenuto. E che per questo l’abbiano punito.

PUBBLICITÀ

La dinamica dell’omicidio di Salvatore Esposito

Le indagini hanno permesso ai carabinieri di ricostruire la dinamica dell’omicidio. Salvatore Esposito venne attirato dai tre indagati in una zona boschiva a Chiaiano, periferia Nord di Napoli, dove sorgono numerose cave di tufo abbandonate. Qui, Totoriello veniva ucciso a colpi di pistola da elementi di spicco del clan Polverino-Simioli, affiliati allo storico clan Nuvoletta, che poi provvedevano a sciogliere nell’acido il cadavere affinché non venisse rinvenuto.

Secondo la dinamica ricostruita dagli inquirenti, gli indagati avevano attirato la vittima in una zona periferica, impervia e boschiva nella zona di Chiaiano. All’interno di una vasta area in cui risultano presenti numerose cave di tufo abbandonate. Lì, con la partecipazione di elementi di vertice del clan Polverino-Simioli – operante a Marano di Napoli – avevano assassinato Esposito. Uccidendolo con alcuni colpi d’arma da fuoco. Successivamente, gli indagati avevano sciolto il cadavere della vittima nell’acido. Gli affiliati al clan Polverino-Simioli, costola dello storico clan Nuvoletta, avrebbero così utilizzato le tecniche evidentemente apprese in precedenza da uomini di Cosa Nostra Palermitana.

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Tensione al Rione Amicizia, sale sulla ringhiera per protestare contro gli sgomberi

Stamattina è scoppiata la tensione nell'isolato 2 del Rione Amicizia dove diversi residenti stanno protestando contro gli sgomberi. Attualmente...

Nella stessa categoria