22.1 C
Napoli
mercoledì, Maggio 15, 2024
PUBBLICITÀ

Vendeva la maschera facciale ‘killer’ anche a Napoli, arrestato finto chef

PUBBLICITÀ

La polizia del Canada ha arrestato e incriminato un uomo di Toronto considerato colui che ha venduto oltre 1000 ‘kit per il suicidio’ in circa 40 Paesi, tra cui l’Italia come riporta la Bbc. Kenneth Law, 57 anni, sedicente chef, è accusato di consulenza e aiuto al suicidio. Tra le persone morte dopo aver indossato una maschera facciale a base di nitrito di sodio, contenuta nel kit, c’è un’insegnante di 63 anni della provincia di Trento trovata morta nel suo appartamento.

Le indagini, ha riferito la polizia, sono cominciate dopo la morte improvvisa di una persona a Toronto che aveva ingerito una sostanza letale. La prima, e al momento unica, vittima italiana è un’insegnante di 63 anni, residente in Trentino, che lo scorso 4 aprile si è tolta la vita con il veleno acquistato sul web.

PUBBLICITÀ

DOVE E’ STATA ACQUISTATA

Il nome della donna, morta nella propria abitazione in Valsugana, figura nella lista di nove persone indicate dall’Interpol canadese come clienti del sedicente chef dell’Ontario, arrestato il 31 marzo scorso, che avrebbe ammesso di aver fornito a centinaia di persone una finta maschera facciale a base di nitrito di sodio. In Italia il kit, oltre che dell’insegnante trentina, è stato acquistato da altre 8 persone residenti nelle province di Roma, Milano, Napoli, Monza, Lecco, Caserta, Bologna e Pavia. Persone che sono state tutte rintracciate dalle forze di polizia e che stanno tutte bene.

LA VITTIMA E’ ITALIANA

L’unica vittima, come detto, è dunque la donna di 63 anni residente in Trentino e sul caso sono in corso gli accertamenti della Procura di Trento e dei carabinieri della Compagnia di Borgo Valsugana. I militari sono stati i primi ad intervenire a casa della donna, catalogando i reperti e informando dell’accaduto l’autorità giudiziaria. La Procura di Trento ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, al momento contro ignoti. Dalle prime informazioni, la donna è stata trovata nel suo letto, con accanto una lettera dove spiegava come aveva fatto a togliersi la vita e un biglietto destinato ai familiari, in cui si diceva dispiaciuta per il gesto e spiegava: “Sono troppo malata, troppo dolore, non avevo altra scelta”.

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Buone ragioni per comprare un climatizzatore Daikin

Daikin è di certo uno dei brand più affidabili nel settore dei climatizzatori per uso residenziale. Parliamo, infatti, di...

Nella stessa categoria