I giovani della famiglia Flaiano scendevano dai Quartieri Spagnoli per fare le rapine con la pistola in pugno. La Squadra Mobile di Napoli ha raccolto una serie di indizi contro il 18enne Dylan Di Biasi e il 21enne Antonio Mucci, infatti, entrambi sono stati accusati dalla Procura di Napoli di aver commesso una rapina e due tentativi.
Così partivano dalla loro roccaforte, situata tra via Emanuele De Meo e vico Largo San Matteo, a bordo di una Honda Sh, in direzione delle strade della movida partenopea. La sera del 7 gennaio del 2023 i giovani, però, commettevano un grave errore: indossare le Nike Dunk.
LA SCORRIBANDA DEL 7 GENNAIO
La scorribanda iniziava la sera del 7 gennaio 2023: alle ore 21:08 provavano a rapinare soldi e oggetti preziosi a un automobilista di passaggio in via Manzoni; alle 21:29 riuscivano mettere le mani su orologio Pierre Bonnet in piazza Sannazzaro Di Nunzio; infine alle 21:36 tentavano di prendere l’orologio a un uomo in attesa fuori a una nota pizzeria in via Materdei.
Di Biasi e Mucci venivano incastrati dalle immagini degli impianti di videosorveglianza, infatti, sono stati riconosciuti dalle scarpe Nike. Inoltre il 18enne e il complice entravano in azione sempre con la stessa strategia criminale: il primo minacciava la vittima con la pistola in pugno mentre il secondo rimaneva sullo scooter. Alla fine i giovani venivano filmati al loro rientro in vico Largo San Matteo alle ore 22:27.
PERQUISIZIONI ARMATE
I giovani legati alla famiglia Di Biasi, oltre che spaventare gli abitanti del quartiere con le loro scorribande, avrebbero tentato di riorganizzare lo storico gruppo nel tentativo di scalzare i nemici. Armati e con il volto coperto dal passamontagna mettevano in atto dei veri e propri posti di blocco nei vicoli dei Quartieri Spagnoli.
Chiunque passava, di notte, lungo Vico Lungo San Matteo veniva sottoposto a perquisizioni spalle al muro, anche semplici cittadini, venivano controllati. Fermati, come ad un alt delle forze dell’ordine, anche motorini e auto. Ma a mettere in atto questi controlli erano tre giovani che avevano l’obiettivo di scalare i vertici criminali di una zona.
