13.4 C
Napoli
sabato, Maggio 4, 2024
PUBBLICITÀ

“Volevo mandarlo via subito”, ADL fa ‘mea culpa’ su Garcia e svela il retroscena che distrugge il tecnico

PUBBLICITÀ

Non sta di certo vivendo un periodo felicissimo Aurelio De Laurentiis col suo Napoli. Da campione d’Italia, infatti, si trova già a -14 dalla capolista Inter e fuori dalla Coppa Italia, complice lo 0-4 subito dal Frosinone. Si è trovato a dover già cambiare l’allenatore, esonerando Garcia per far posto a Walter Mazzarri, e come unica soddisfazione si ritrova, al momento, quella di aver superato la fase a gironi di Champions League accedendo agli ottavi di finale.

ADL distrugge Garcia: “Avrei dovuto fare un colpo di teatro e mandarlo via al primo giorno”

E, nel corso della sua lunga intervista rilasciata al Corriere dello Sport, il patron del Napoli ha cercato di spiegare cosa sia andato storto nella gestione post-Scudetto e cosa l’avrebbe poi condotto a far ricadere la scelta del dopo-Spalletti su Rudi Garcia.

PUBBLICITÀ

Queste le sue parole, svelando anche un retroscena relativo alla sua presentazione alla Reggia di Capodimonte: “Quando l’ho presentato avrei dovuto fare un coup de théatre e dire: ve l’ho presentato, però adesso se ne va. Perché uno che arriva e dice: io non conosco il Napoli, non ho mai visto una partita… Avrei dovuto capire. E invece l’ho preso a ridere. Il fatto è che l’ha ripetuto altre volte”. Secondo De Laurentiis il suo lavoro doveva essere minimo: “Sarebbe bastato che praticasse lo stesso calcio di Spalletti. Invece ha preteso che mandassi via un preparatore perfetto (Sinatti, ndr), per chiamarne uno che… Me l’avevano detto: questo t’imballa i giocatori. Sono dovuto restare a Castel Volturno da mattina a sera”.

“Ecco come sono arrivato a Garcia”

ADL svela poi i nomi sondati prima di ripiegare su Garcia: “Il primo che ho contattato è stato Thiago Motta. Non è che ci avessi visto male, eh? Ma lui non se l’è sentita. Perché sai cos’è? Tu vieni a prendere l’eredità di uno che ha vinto lo scudetto in quel modo. E se mi va male, ha pensato, io che cosa faccio? Che poi è la stessa cosa che avrà pensato Spalletti”. Poi sono andato su Luis Enrique. Lui ha fatto venire a Napoli i suoi, mi ha tenuto tre giorni fermo, chiedendomi tantissimi soldi. Avevamo anche trovato un quasi accordo, ma poi ha detto di no, perché ambiva a guadagnare ancora di più. Ed è stata la volta di Nagelsmann. Ne ho consultati cinque o sei, non di più. Ma ho detto quaranta come boutade, per mischiare le carte. E alla fine sono arrivato su Garcia. Che in Italia aveva fatto due secondi posti con spogliatoi turbolenti, pieni di giocatori di grande livello”.

 

 

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Pensione di inabilità, come e chi può ottenere 4330 euro in un anno

Circa 4330 euro in un anno con la pensione di inabilità per i soggetti, under 67, ai quali è...

Nella stessa categoria