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giovedì, Marzo 28, 2024
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Più potente, più ecologica, più stradale.

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Facile da usare, non offre picchi eccezionali e al contempo è affidabile e praticamente indistruttibile. Questa è la filosofia che spiega il successo che sempre ha riscosso questa Honda (150.000 esemplari venduti sino ad oggi). Stessa concezione alla base anche della nuova Transalp 700. Sul modello attuale prepondera la parte “Adventure-orientated” su quella “Sport”. In Honda hanno lavorato in modo mirato e ragionevole aggiornando il modello precedente nei componenti e nel design sempre mantenendo ciò che di buono c’era. Il nuovo modello appare decisamente più moderno e slanciato. Apprezzabile il tasso di finitura di molti particolari, come la plastica che circonda il cruscotto il quale, per l’occasione è stato sostituito con uno di tipo misto (digitale/analogico). Vernici brillanti e cerchi anodizzati in nero. La sella si fa più sottile e sagomata, il capolino riduce le sue dimensioni e il faro tutto nuovo è ora circolare. Il serbatoio è stato risagomato per offrire una posizione di guida più ergonomia a scapito però della capacità complessiva dello stesso (- 1,5 litri). L’impianto frenante resta lo stesso, a tre dischi con pinze anteriori a due pistoncini. A richiesta (600 euro in piu) si possono avere le pinze a tre pistoncini e l’ABS. Tecnicamente le modifiche principali arrivano dal motore e dalla ciclistica. Lo storico V2 di 52° guadagna qualche centimetro cubo (680cc. effettivi). Immancabile l’iniezione elettronica PGM F1 e delle nuove teste a quattro valvole (prima a tre) che consentono di dare alla moto un maggior brio nonostante l’omologazione Euro3. La potenza complessiva è aumentata di 6 cv (ora 60 cv a 7750 gg con una coppia di 60 Nm a 5500 gg). In quanto alla ciclistica la vera novità è rappresentata dalla ruota anteriore da 19’’ che offre una guida più efficace su strada che resta comunque l’habitat naturale di questa moto. In ogni caso per chi proprio non dovesse rinunciare ad affrontare gli sterrati ci sono i nuovi pneumatici Bridgestone TrailMax, moderatamente tassellati che certo non temono la polvere. Anche il resto della ciclistica è cambiato, cambia l’inclinazione cannotto (passato da 28° a 28°23’), l’interasse aumenta da 1.505 a 1.515 mm e anche il peso sale di un paio di kg passando da 212 a 214 kg in ordine di marcia. Un gradito ritorno è anche quello del pneumatico posteriore da 130/80 utilizzato per le prime versioni e poi, chissà perché, abbandonato a partire dal 1996. La TransAlp è la classica moto-amica, la sua facilità di guida proverbiale non è venuta meno anche in questo modello. Honda promette consumi veramente buoni, ben 220 km con un pieno. Un tantino secco invece nella sua azione l’ammortizzatore posteriore.

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