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Risolta la vertenza stipendi, ripartono i Cdr di Giugliano e Caivano

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Dalle 14 hanno ripreso a funzionare i cdr di Giugliano e Caivano, gli operatori hanno avuto rassicurazioni concrete sul loro stipendio e la vertenza che da tre giorni ha paralizzato le attività di smaltimento dei rifiuti si è finalmente risolta. Tuttavia sul terreno restano intatti i problemi procurati dallo stop, a Napoli per esempio si sono accumulate 2000-2500 tonnellate e servirà una settimana per azzerare le giacenze. Guai ben più seri li vive la provincia, e infatti il commissario Gianni De Gennaro appena ha avuto la certezza che i cdr erano tornati in attività e anche la discarica di Ferrandelle era disponibile dopo il collaudo preventivo, ha autorizzato conferimenti straordinari per 26 Comuni dell’area Casertana ed 8 della provincia di Napoli. Le quote dei conferimenti variano in relazione alla densità abitativa e alla situazione di criticità di ciascun Comune. Nei comuni dell’hinterland napoletano a Pozzuoli e Portici sono state concesse ulteriori 100 tonnellate, a Melito, Cercola, Torre Annunziata, Sant’Anastasia ed Afragola 50. Nel casertano 100 tonnellate ad Aversa, 60 a Santa Maria Capua Vetere e Maddaloni – che rappresentano i conferimenti piu cospicui – e 20 tonnellate a Ruviano e Formicola. Intanto ieri l’esercito ha operato fino a tarda sera a San Giorgio a Cremano, Capua, Frignano, Casaluce e Aversa. Situazione dunque difficile anche se in via di miglioramento. Nel panorama della crisi ad ogni modo si inseriscono eventi singolari. In via del Riposo, nella zona dei cimiteri, la squadra antiabusivismo di Palazzo San Giacomo guidata dal maggiore Baldi ha sequestrato un’area di circa 8 mila metri quadrati dove oltre a un campo rom c’era una discarica abusiva. «Rifiuti tossici e industriali – racconta Baldi – e anche elttrodomestici». Tuttavia la cosa più importante è che la discarica confina o è praticamente dentro un campo rom dove giocano anche molti bambini. Tutta l’area è di proprietà del Comune, la squadra dei vigili dell’antiabusivismo l’ha sequestrata e ha affidato la custodia al servizio patrimonio del Comune. Palazzo San Giacomo dovrebbe adesso recintare la zona per evitare il pericolo che chi popola il campo rom entri in contatto con i rifiuti. Le investigazioni sull’area comunque continuano perché c’è più di un sospetto che siano gli stessi rom a gestire il traffico dei rifiuti. L’area in questione è stata da sempre uno sversatoio. Qualche anno fa fu sequestrata perché venne a galla che su quel pezzo di terreno venivano bruciate le bare del contiguo cimitero. Attività illegale in quanto si tratta di rifiuti speciali. Il sito fu quindi bonificato. E in alcuni punti pavimentato. Ne approfittarono subito i rom che lo hanno destinato a loro villaggio, ieri il nuovo sequestro.

Il Mattino il 27/02/08

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