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sabato, Giugno 22, 2024
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Asse mediano, in tilt la strada della morte

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di MARCO DI CATERINO



Tangenziale dell’hinterland, soprelevata a scorrimento veloce, autostrada urbana. Tante definizioni per l’asse mediano, ma i 200 mila automobilisti che ogni giorno sono costretti a percorrerlo, lo chiamano strada della morte, sopraelevata saponetta e tangenziale per il cimitero. L’unica cosa che scorre davvero su questo nastro d’asfalto, lungo circa trenta chilometri, e che collega Pomigliano d’Arco con la circumvallazione esterna, è il sangue delle vittime, decine di morti e qualche migliaio di feriti, in appena dieci anni di esercizio. Gli unici che non si lamentano dell’asse mediano, sono i malviventi che dopo una rapina, un furto o un omicidio, scappano grazie alla sopraelevata e fanno sparire le tracce. E l’emergenza asse mediano, perchè ormai di questo di tratta, domenica pomeriggio ha vissuto l’ultimo capitolo di una storia infinita e scandalosa, fatta di scarico delle responsabilità e manutenzione inesistente.
L’arteria è stata chiusa dalle 3 del pomeriggio fino a quasi l’una di notte, tra Afragola e Frattamaggiore a causa di una macchia d’olio, fuoriuscito da un veicolo incidentato, che ha perso il liquido sullo svincolo di uscita di Frattamaggiore. Nove ore di blocco totale della circolazione, con la conseguente paralisi del traffico tra Afragola e Frattamaggiore, città sulla quale sono stati dirottati i veicoli fatti uscire ad Afragola. Ore di disagio e di imprecazioni per migliaia di automobilisti a causa di cento metri di asfalto impregnato d’olio. L’allarme è scattato poco prima delle 15, quando alla centrale operativa è arrivata la segnalazione del velo d’olio sull’asfalto e l’ordine di chiudere il tratto dell’asse mediano. Per ore gli agenti della polizia hanno cercato di far intervenire una squadra di operai della manutenzione che in genere risolvono questo tipo di inconveniente spargendo sulla macchia segatura e sabbia. Complice il pomeriggio festivo, non è stato possibile rintracciare la squadra di manutenzione, qualora c’è ne fosse stata davvero una. Poi sono stati allertati i vigili del fuoco, che una volta irrorata la macchia d’olio con un potente solvente non hanno voluto dichiarare il nulla osta alla ripresa del traffico, perchè in caso di pioggia, la miscela chimica sparsa sull’asfalto sarebbe stata portata via dall’acqua piovana facendo riemergere di nuovo la macchia d’olio.
E solo nella tarda serata, quando sono intervenuti anche i tecnici della Provicia di Napoli, con il tempo rimasto clemente, e con il solvente che ha fatto il suo dovere, il tratto dell’asse mediano stato finalmente riperto al traffico, una manciata di minuti prima dell’una di notte. Tutto questo di domenica. Provate a immaginare quale apocalisse sarebbe toccata agli automobilisti, se questo inconveniete fosse accaduto in un giorno qualsiasi della settimana tra le cinque e le otto del pomeriggio.
Da più parti, oltre a chiedere l’intervento della magistratura, si auspica che la questione dell’asse mediano trovi una soluzione. Ad iniziare da chi deve farsi carico e gestire un’arteria che una volta messa in sicurezza, potrebbe fregiarsi dell’appellativo di tangenziale e strada a scorrimento veloce.




– IL MATTIN0 4 MARZO 2003

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