Il commissario De Gennaro dà all’Asìa la possibilità di portare quote extra di spazzatura ai cdr, ma gli impianti continuano ad andare al rallentatore, con Pianodardine in crisi e Caivano da oggi fermo e la situazione resta ad alto rischio. Come se non bastasse da lunedì scorso non partono neanche i treni che portano l’immondizia in Germania. Per dare un po’ di respiro alla città i tecnici del commissariato ispezionano le cave che si aprono tra Napoli e provincia e cresce il fermento delle associazioni ambientaliste.
I cassonetti.Ieri L’Asìa ha scaricato più rifiuti di quelli prodotti. Diminuiscono leggermente, quindi, le tonnellate di sacchetti per le strade. Ce ne erano 4000, oggi, se tutto andrà bene, ne dovrebbero restare «solo» 3500. L’assessore all’ambiente Gennaro Nasti, ha lanciato un nuovo allarme. «Non c’è più tempo da perdere – ha detto – siamo a marzo, la primavera è alle porte e con il caldo cambierà tutto. Il commissario De Gennaro deve risolvere l’emergenza rifiuti prima della scadenza della sua nomina, a maggio».
Gli impianti. I cdr hanno funzionato a singhiozzo per tutta la mattinata. Oltre al solito sovraccarico, infatti, disagi sono stati provocati dal mancato rinnovo da parte della Fibe dei servizi ausiliari (pulizia, lavanderia). I sindacati hanno chiesto un incontro con il commissario liquidatore Goffredo Sottile, e dovrebbero essere convocati nelle prossime ore. Da De Gennaro, poi, è arrivata ai Comuni la disposizione di non conferire i rifiuti all’impianto di Caivano (per favorire lo smaltimento della fos) dove sversano Napoli e i Comuni dell’area Nord , ma di portare la spazzatura al Cdr di Giugliano e al sito di trasferenza di Acerra.
I sopralluoghi. I tecnici di De Gennaro stanno setacciando la provincia alla ricerca di cave da poter utilizzare per sistemarvi i rifiuti. Nei giorni scorsi sono andati anche a esaminare la zona di Giugliano e sono arrivati a Cava Ripuaria, Cava Illiano e Cava Riconta. Il che ha fatto crescere l’allarme dei comitati già mobilitati dopo la riapertura di Taverna del Re.
I sequestri. Due discariche abusive contenenti rifiuti speciali sono state sequestrate dalla Guardia forestale, in un castagneto del Parco delle Colline di Napoli, area tutelata dal piano paesistico Agnano – Camaldoli.
La ricerca. L’indagine condotta dall’ufficio studi Mediobanca in collaborazione con la fondazione Civicum sui bilanci delle società controllate da sei comuni ((Bologna, Brescia, Milano, Napoli, Roma e Torino) mostra dati preoccupanti: a Napoli è cresciuto il costo medio che grava su ogni residente per il servizio di igiene urbana del 35 per cento arrivando fino a quota 156,5 euro nel quadriennio 2003-2006. L’Asia ha aumentato del 40 per cento i ricavi nello stesso periodo passando da 117 a 163 milioni di euro, il 98 per cento dei quali provenienti dal Comune di Napoli. Ma detiene un altro record negativo: Napoli nel 2006 registrava la percentuale di raccolta differenziata più bassa (10.02) tra le città esaminate dallo studio.
DANIELA DE CRESCENZO
Il Mattino il 06/03/08