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venerdì, Maggio 3, 2024
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AMMINISTRATIVE. PIANESE (PDL): «LA SVOLTA PER GIUGLIANO E’ POSSIBILE»

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Giuglianese di origini, avvocato, 62 anni, sposato e padre di quattro figli, Giovanni Pianese è il candidato del centro destra alla carica di sindaco della terza città della Campania. Sempre presente sulla scena politica fin dagli anni ‘80. E’ stato sindaco di Giugliano, carica che lasciò nel ’92 per incompatibilità con un altro prestigioso incarico, quello di consigliere regionale: dal ’90 al ’95. Ancora nel 2000 fu rieletto tra le fila dell’Udc e oggi dopo otto anni, grazie al successivo rinnovo del 2005, con circa 10mila preferenze, siede tra gli scarni del consiglio regionale della Campania. La coalizione che lo sostiene è composta da 9 liste: Pdl, Udeur, Npsi, Popolari democratici, Paese della libertà, Autonomia del sud, La destra, Giugliano lido e Centro per la libertà. Motivato dalla grande passione politica, irrompe sulla scena della politica locale con una forte candidatura e un esercito di aspiranti consiglieri: in tutto 225.

Come mai torna dopo 16 anni di assenza dalla politica locale?
A cuor non si comanda. Non è stata una scelta razionale. E’ la passione per la mia città, da troppi anni ferma e degradata, senza un vero ruolo istituzionalmente riconosciuto, che mi ha spinto ad accogliere la richiesta di candidarmi a sindaco.

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Giugliano è la terza città della Campania e negli ultimi anni ha fatto registrare un forte incremento demografico, non sarà certo un’impresa facile amministrarla. Non crede?
Amministrare una città non è mai una cosa facile. Giugliano è praticamente il comune capofila di un territorio molto più vasto, con molte risorse che necessitano di essere valorizzate. Lo sviluppo di Giugliano rappresenta un “motore” anche per i comuni limitrofi. Immaginiamo, ad esempio, ad un piano di sviluppo del litorale: dieci chilometri di costa con una forte attrazione turistica, potrebbe essere un’occasione di reale sviluppo per tutto il comprensorio.

Qual è la sua ricetta per Giugliano?
Non esiste una ricetta e purtroppo, nemmeno una bacchetta magica. Ci vuole competenza e soprattutto un progetto di sviluppo concreto: quello che negli ultimi tempi è mancato. Non si può guidare una città come Giugliano solo con interventi di ordinaria amministrazione. Ci vuole una squadra di persone capaci e soprattutto consapevoli di avere un ruolo non facile. I cittadini hanno bisogno di sentirsi garantiti da una classe dirigente all’altezza del compito che gli viene affidato.

Se sarà eletto, cosa farà nei primi cento giorni?
Non è una domanda facile. Ottenere anche un minimo cambiamento in cento giorni è un’impresa quasi impossibile. In un intervallo di tempo così breve si possono mettere in cantiere i progetti che porteranno al cambiamento. Il primo obiettivo sarà senza dubbio il “riordino” della città. Sarà necessario effettuare uno screening di tutti i settori primari e secondari: strade, illuminazione, scuole e infrastrutture per i giovani e le fasce più deboli della società. Giugliano è una grande città, ma al momento lo è solo dal punto di vista demografico, per il resto non è in grado di rispondere alle necessità della gente. Bisognerà prestare più attenzione ai problemi veri e per farlo è necessaria una classe politica che agisce, non che subisce.

Giugliano insieme a Villaricca e Qualiano hanno subìto in modo drammatico il problema dell’emergenza rifiuti. Come pensa di uscirne per tornare alla gestione ordinaria?
Quello dei rifiuti non è più un semplice problema, ma è diventato ormai una cancrena. Nel prossimo consiglio regionale della Campania si discuterà del “dopo De Gennaro”, la fase che segue la fine del commissariamento e intendo presentare due importanti emendamenti. Il primo per non far aprire nuovi siti nei territori dove la situazione è già compromessa dal punto di vista ambientale e il comprensorio Giuglianese è sicuramente tra questi. Il secondo emendamento per far partire con interventi concreti, la tanto attesa bonifica. Il ritorno alla gestione ordinaria dipende proprio dalla risposta che le istituzioni sapranno fornire dopo decenni di disastro ambientale. La gente và convinta e per farlo ci vogliono progetti innovativi e concreti. Sono in stretto contatto con il Cnr che in Sicilia sta sperimentando un nuovo tipo di impianto denominato “Thor”, capace di trattare fino a otto tonnellate di “rifiuto indifferenziato” ogni ora, autoalimentandosi e producendo in cambio un materiale combustibile utilizzabile per vari scopi. Potrebbe essere una soluzione efficacie e concreta al problema dei rifiuti. Bisogna dimostrare ai cittadini che si può cambiare: la svolta per Giugliano è possibile.

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