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sabato, Maggio 18, 2024
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AVERSA, LO SPETTACOLO “W LA MAFIA: MA IO VOGLIO PARLARE” ALL’ANTICO PALAZZO

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L’Officina Teatro con la collaborazione della Associazione ‘Libera’ presenterà giovedì 27 marzo, alle ore 18, al Caffè Letterario Antico Palazzo di via Gaetano Parente ad Aversa, lo spettacolo “W LA MAFIA: Ma io voglio parlare”, ultimo lavoro del regista Nicola Vero e dell’attore siciliano Aldo Rapè. Quella promossa da Officina Teatro, il neonato spazio teatrale di San Leucio, che nella sua programmazione di impegno civile offre molto spazio a lavori che raccontano storie di mafia e camorra, grazie alla collaborazione e all’ospitalità del caffè letterario ‘Antico Palazzo’ di Aversa e all’associazione ‘Libera’ di Caserta, sarà un’occasione per incontrare l’attore siciliano Aldo Rapè che anticiperà dieci minuti del proprio monologo, ‘Ad un passo dal cielo: W la mafia’, che andrà poi in scena ad Officina Teatro il 29 ed il 30 marzo. L’obiettivo dell’attore siciliano è quello di costruire comunità alternative alla camorra, affinché alcuni territori di questo Paese non siano semplicemente menzionati o conosciuti come vere e proprie contee dei clan malavitosi.
L’originale opera teatrale racconta la storia di Calogero Nicosia, un uomo di 30 anni che da bambino vede cadere in un agguato mafioso i propri genitori. Un’esperienza che gli cambierà, per sempre la vita e il modo di pensare.Nel giorno del suo diciottesimo compleanno decide di trasferirsi e di vivere in alto, su un albero o, meglio, su qualcosa di immaginario, proprio ad un passo dal cielo dove, finalmente, scoprirà, la bellezza della libertà, l’autenticità della natura ed anche se stesso. Lassù si sente invincibile perché può combattere il mostro, proprio come suo padre glielo ha approssimativamente descritto quando era bambino, evitando i suoi colpi riuscendo, con rabbia e dolore, a deriderlo e denigrarlo urlando: ‘W LA MAFIA’. Un modo per esorcizzare la paura di cui è invasato, ma anche un modo per sentire più vicini i propri genitori.

Il lavoro di Aldo Rapè non ha subito minacce esplicite, ma in occasione di alcune presentazioni l’attore ha rinvenuto le locandine dello spettacolo con la parola mafia del titolo cancellata. Quest’azione gli è costata la perdita di alcuni sponsor che avevano deciso di sostenere il suo lavoro.
A seguire si svolgerà un dibattito con il quale si vorranno illustrare quelle tematiche dalle quali è necessario partire per aumentare sempre più il numero di coloro i quali vogliono far parte di quella società responsabile con la quale, quotidianamente, ci si dovrà impegnare per raggiungere l’emancipazione civile e sociale: Beni confiscati, libera informazione, sana politica ed impegno della cittadinanza. Al dibattito, moderato dalla giornalista Antonella Palermo del Corriere del Mezzogiorno, parteciperanno il magistrato Nicola Graziano, il Senatore della XII legislatura Lorenzo Diana, il coordinatore provinciale dell’associazione Libera Valerio Taglione, il coordinatore dell’Osservatorio Provinciale sui Beni Confiscati Mauro Baldascino, il docente della Facoltà di Architettura di Aversa l’Arch. Massimilano Rendina ed il giornalista e scrittore Sergio Nazzaro. A conclusione dei lavori sarà possibile degustare i prodotti di Libera Terra realizzati sui beni confiscati alla criminalità organizzata.

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