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giovedì, Aprile 25, 2024
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GIUGLIANO, CALCIO: L’ENNESIMA SCONFITTA VALE LA RETROCESSIONE DIRETTA

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Tutto come previsto ed ampiamente pronosticato. Il Giugliano ha perso pure l’ultima occasione per non morire e restare in vita. Perdendo la gara casalinga contro il Gragnano, retrocede direttamente in Eccellenza da penultimo classificato. L’Eccellenza, che potrebbe però non essere la prossima futura serie del club, che probabilmente non si iscriverà al prossimo campionato per fallimento. Due a uno per gli ospiti il risultato finale, e dramma in casa gialloblu per la seconda retrocessione consecutiva in due anni. A maggio 2007 la squadra che fu di mister Gargiulo, capitan Toscano, deli veterani Mezzacapo e Astarita, lottava ed emetteva gli ultimi vagiti nei professionisti, prima di retrocedere da ultima classificata nei Dilettanti. A maggio 2008, esattamente dodici mesi dopo, la squadra di mister De Simone, dei Famiano, dei Albadoro, dei Varchetta, e della nuova proprietà (?), ha perso pure la serie D, ed ora con ogni probabilità compirà pure l’ultimo passo che manca al supplizio finale: il fallimento economico del club, che ha debiti per oltre un milione di euro. Si chiude così un’era lunga un decennio, che va dal 1997/98, anno del grande balzo nei professionisti e dello scudetto Dilettanti conquistato in Liguria, alla stagione attuale vissuta con pochissime gioie e molti dolori, lunga nove mesi di sofferenza e chiusa con il fallimento sportivo dovuto alla mancata salvezza. Il Giugliano si giocava tutto in novanta minuti contro il Gragnano, che, bontà sua, non essendo ancora salvo è arrivato al De Cristofaro col piglio di chi pensa e vive secondo il motto “morte tua vita mea”, perché ai cugini vesuviani, a cui bastava anche il pareggio, proprio non andava giù di perdere e scivolare nei play out, che ironia della sorte, li avrebbe messi di fronte proprio al Giugliano. Ma probabilmente, e a conti fatti, gli spareggi avrebbero solo allungato l’agonia della squadra gialloblu, che ha perso la categoria non contro il Gragnano, ma nelle gare precedenti, dove ha subito sconfitte amarissime concretizzatesi al novantesimo o nel recupero, denotando molteplici limiti che ne hanno fatto giustizia. Lo dice mister De Simone, l’ultimo ad arrendersi all’evidenza: <>. Un vero peccato, perché la squadra suppur non competitiva al massimo sin dall’inizio, ha dato comunque la sensazione di poter ribaltare un pronostico che la voleva retrocedente così come poi è stato: <>. Per la cronaca, allo stadio c’erano circa trecento appassionati tifosi, che non hanno smesso mai di incitare la propria squadra del cuore. Molti di essi erano presenti anche nel finale della scorsa stagione. Per loro il boccone più amaro resta il senso di totale abbandono che ha tenuto in ostaggio tutto l’ambiente in questi ultimi due anni, dovuto all’indifferenza della piazza, terza città in Campania, e dell’amministrazione comunale, che ha ridotto fino ad eliminare anche quel contributo economico che in passato aveva permesso di mantenere viva la squadra. Che dall’anno prossimo dovrà ritenersi fortunata se riuscirà a prendere parte almeno ai campionati regionali.

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