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domenica, Giugno 16, 2024
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NAPOLI NORD, AREA OSTAGGIO DELLA MICROCRIMINALITA’

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di GIUSEPPE MAIELLO



L’area a nord di Napoli nella morsa della microcriminalità. Scippi, rapine, furti, ormai non si denunciano più. Donne, anziani e studenti i bersagli preferiti da delinquenti che spesso fanno leva sulla loro minore età per farla franca. Di sera scatta il coprifuoco, la psicosi del rapinatore svuota le strade. Anche nel primo pomeriggio però sono da evitare percorsi isolati. Arrivano sempre in due, a bordo di ciclomotori. Spesso non c’è neppure bisogno di mostrare l’arma, quasi sempre un modello giocattolo senza tappo rosso. La vittima terrorizzata consegna tutto senza resistenza. Sempre magro il bottino, pochi euro. L’obiettivo è il telefonino, visto che i giovanissimi non amano indossare monili o orologi, e l’unico accessorio a cui non riescono a rinunciare è proprio il portatile, che i genitori regalano ai figli perchè strumento di controllo dei loro spostamenti.
«Mio figlio – dice una signora – ha subito da novembre a oggi ben 5 rapine, nelle prime tre gli hanno rubato il telefonino, nella quarta, poichè l’apparecchio era di quelli economici, i due balordi per dispetto lo hanno distrutto; l’altro ieri invece gli hanno portato via solo il portafogli di pelle, dentro non aveva neppure un centesimo, aveva speso la paghetta con gli amici, lo hanno perquisito anche nelle parti intime: è accaduto in via XIV maggio. Adesso è choccato. Le prime volte abbiamo presentato regolare denuncia, ma non serve a niente, perchè quando le forze dell’ordine prendono queste persone, dopo un giorno sono di nuovo in libertà, e c’è anche il rischio di una ritorsione: non si vive più, se non avessi il lavoro in zona avrei già cambiato regione. Mio figlio è traumatizzato, ha 16 anni, frequenta lo scientifico, si sveglia di notte con gli incubi, se questo è vivere!».
Corso Garibaldi, via Mazzini, tanto per citare qualche altra strada, ma anche il cavalcavia sulla ferrovia Frattamaggiore-Grumo Nevano è off limits. Qui, ogni giorno è strage di telefonini, vittime gli studenti che tornano dagli istituti frattesi: classico, scientifico, ragioneria, industriale. I ragazzi vengono aggrediti anche se sono in gruppo. Una vera piaga, estesa purtroppo anche ai centri vicini. Infatti non va meglio a Frattamaggiore o a Casandrino oppure a Sant’Antimo. Quando ci scappa il caso eclatante si scopre il problema, (vedi il caso della donna scippata a Frattamaggiore e sottoposta a due delicati interventi chirurgici), ma dopo qualche giorno è già tutto dimenticato.
«Cordova la settimana scorsa, nella sede del comando regionale dei carabinieri, ha detto che per controllare il territorio occorrerebbero forze dell’ordine in rapporto al numero dei reati registrati in quel posto, ebbene: perchè non vengono potenziati gli organici di polizia e carabinieri?», chiede un’altra signora, madre di due giovanissimi studenti del classico, e che qualche mese fa ha inviato una petizione al ministro degli Interni.
Su questo problema ha presentato un’interrogazione il parlamentare Luigi Cesaro, mentre sul rafforzamento dell’organico delle forze dell’ordine un altro, il frattese Antonio Pezzella, ne ha presentate due. Una buona notizia c’è: il piano straordinario dell’invio di 1500 uomini. C’è solo da augurarsi che non venga dimenticata l’area nord.





GIUSEPPE MAIELLO – IL MATTINO 4 MAGGIO 2003

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