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MARONI: «INFERTO UN COLPO DURISSIMO AL CLAN DEI CASALESI»

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Una “giornata da incorniciare”, in cui “e’ stato inferto un colpo durissimo al clan dei casalesi”. Lo rivendica con orgoglio il ministro dell’Interno Roberto Maroni, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi con i vertici delle forze dell’ordine, per riferire dell’operazione di questa notte, che ha portato all’arresto di molti esponenti del clan dei casalesi, tra i quali anche gli stragisti dei fatti di Casal di Principe contro gli immigrati.


Dice Maroni: “Per la prima volta tutte le strutture territoriali dello Stato hanno agito contemporaneamente”. Poi snocciola brevemente i numeri dell’operazione, prima di passare la parola per i dettagli ai capi delle forze dell’ordine. E, a chi gli chiede se e’ prevedibile un innalzamento dello scontro, il ministro dell’Interno replica secco: “Il livello dello scontro si e’ gia’ alzato da parte dello Stato, con le decisioni prese”. Di certo, garantisce, “faremo tutto cio’ che serve per vincere la guerra contro la criminalita’ organizzata”.


L’operazione di stanotte condotta dalle forze dell’ordine contro la camorra ha portato al sequestro di “beni appartenenti al clan dei casalesi per un valore complessivo di oltre 100 milioni di euro: 48 societa’, 148 veicoli, 134 immobili e 13 cavalli”, racconta Maroni. Accanto al ministro, il comandante generale della Guardia di Finanza, Cosimo D’Arrigo che, sottolineando la collaborazione tra le varie forze dell’Arma, ricorda che nell’ambito dell’operazione sono stati impiegati 540 uomini con il supporto di 64 investigatori nelle province di Caserta, Napoli, Latina e in Toscana.


Il ministro dell’Interno promette poi che “la pressione dello Stato” in quella “bellissima e sfortunata terra continuera’ finche’ la guerra dichiarata alla camorra non sara’ vinta”.


Quella di questa notte, continua Maroni, “e’ stata una svolta”, ma e’ solo la prima vittoria. “La nostra e’ una sfida di civilta’ che vogliamo vincere e siamo determinati a farlo impegnando tutte le forze umane e finanziarie” che servono. Lo Stato ha dato il segnale che “c’e’, che agisce in tempi rapidi” e interviene efficacemente perche’ “vuole riprendersi il controllo del territorio”.
Il titolare del Viminale rivela di aver ricevuto telefonate di complimenti dal presidente della Repubblica, dal premier e dai presidenti delle Camere.


Venerdi’, infine, ricorda il ministro, “saro’ a Caserta per una riunione operativa per organizzare il dispiegamento sul territorio dei 500 militari che inizieranno ad arrivare domani” e che saranno operativi da sabato.
Commenti favorevoli all’operazione anti-camorra sono arrivati da molti esponenti politici sia della maggioranza che dell’opposizione.

Agenzia Dire

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