Oltre cinquemila chiamate, in due mesi, al call center ambientale, voluto da Silvio Berlusconi, per segnalare la presenza di sacchetti e rifiuti ingombranti abbandonati per le strade campane. Le telefonate sono arrivate per la maggior parte dalla zona di Napoli e provincia (4.168) mentre sono state 878 le chiamate dal Casertano. Meno, molto meno, invece, le segnalazioni arrivate dalle province di Salerno, Avellino e Benevento: in totale, appena 79. Di queste il 66% ha segnalato la presenza di cumuli misti e rifiuti ingombranti, mentre i cumuli di sacchetti segnalati sono stati il 19%. Il dato inquietante, però, è che le amministrazioni comunali in moltissimi casi non hanno provveduto a rimuovere i rifiuti. Nonostante la struttura per l’emergenza abbia provveduto ad inoltrare le segnalazioni alle amministrazioni comunali (e al Consorzio Unico di bacino delle province di Napoli e Caserta, quando competente), alle quali spetta provvedere, tramite le proprie strutture, alla predisposizione delle attività di rimozione e controllo dei siti. In particolare, nella città di Napoli le segnalazioni sono state inoltrate ad Asìa. Ma solo la ex municipalizzata del capoluogo ha provveduto a fare la parte del leone per la rimozione. Nella provincia, infatti, sono stati contattati 64 comuni, ai quali sono state inviate diverse sollecitazioni ma solamente in 45 di questi, gli interventi sono stati realizzati. In provincia di Caserta, invece, gli interventi effettivi di rimozione dei rifiuti presenti in strada sono stati effettuati in 30 comuni, a fronte di 42 amministrazioni chiamate ad intervenire. E ora scatteranno le sanzioni, come aveva anticipato il sottosegretario Bertolaso all’annuncio del servizio il 4 agosto scorso. Nei 31 casi, infatti, in cui i comuni, più volte sollecitati, non hanno ancora fornito nessun riscontro (19 del Napoletano e 12 del Casertano), la Struttura per l’emergenza rifiuti ha già fatto sapere comunicato che in assenza di un sollecito intervento, agirà in via sostitutiva, imputando naturalmente i costi alle amministrazioni.
Il Mattino il 08/10/08