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giovedì, Maggio 23, 2024
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Giudice di pace, udienze stop

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IN CAMPO DOPO I CANCELLIERI E I MAGISTRATI




Marano. ufficio bloccato dalla protesta degli avvocati



di AMEDEO PUGLIESE



L’agitazione era nell’aria. Dopo le proteste dei giorni scorsi da parte di cancellieri e giudici in servizio presso l’ufficio dei giudici di pace di Marano, arriva lo stop forzato di tutte le attività. Questa volta, però, a promuovere lo stato di agitazione ci hanno pensato gli avvocati, che abitualmente sono impegnati presso l’ufficio maranese. «Lavorare in queste condizioni è un’offesa alla dignità delle persone -hanno gridato gli avvocati nel corso di una concitata riunione nell’edificio di via Nuvoletta- noi avvocati non ci stiamo, è una situazione insostenibile e chi è chiamato a prendere provvedimenti non lo fa».
Le accuse degli avvocati prendono di mira il funzionamento di un ufficio oberato di lavoro, che non riesce a smaltire in tempi accettabili le migliaia di contenziosi che i giudici di pace sono chiamati a risolvere. «Con oltre 8.500 udienze l’anno quest’ufficio è tra i più carichi di lavoro – incalza Maria Rosaria D’Altrui, presidente dell’associazione forense di Marano – spesso i cancellieri e funzionari non riescono a smaltire in tempo le pratiche, facendo slittare di mesi le udienze, con numerosi rinvii».
E proprio la mancata consegna di alcuni fascicoli prevista per la mattinata di ieri ha fatto scattare l’agitazione, con gli avvocati che si sono rifiutati di presentarsi alle udienze, facendole così rinviare tutte d’ufficio. Situazione analoga è prevista anche per lunedì, mentre è stata convocata un’assemblea degli avvocati per mercoledì prossimo. Si attende l’ennesimo documento da parte dell’associazione forense che già in passato ha presentato esposti alla Corte d’Appello di Napoli e al ministero di Grazia e Giustizia per destare l’attenzione sui problemi dell’ufficio.
Intanto sono arrivati da diversi giorni gli otto nuovi giudici di pace, che non hanno ancora cominciato a fare udienze e non potranno iniziare la propria attività prima del prossimo fine settimana. Paradossalmente, sottolinea un altro gruppo di avvocati, l’arrivo di questi nuovi giudici potrebbe peggiorare la situazione: la quantità di lavoro per i cancellieri aumenta in maniera significativa, mentre non si è pensato di adeguare l’organico dell’ufficio di cancelleria.
La situazione è esplosiva, come si può ben vedere, ma non si prospetta una soluzione in poco tempo: il problema delle strutture e della carenza di organico interessa tutte le parti in causa (giudici, avvocati e cancellieri), che potrebbero costituirsi in un fronte comune, piuttosto che portare avanti una guerra interna che ha un solo sconfitto, il cittadino.



AMEDEO PUGLIESE – IL MATTINO 17 MAGGIO 2003

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