«Siamo sconcertati per quel che abbiamo visto e quel che abbiamo visto rafforza i nostri timori e perplessità sulla scelta di realizzare una discarica a Chiaiano. E francamente trovo sconcertante anche l’assenza di interlocutori tecnici in occasione di una visita istituzionale di rappresentanti democraticamente eletti». Non usa mezzi termini il sindaco di Marano, Salvatore Perrotta, nel commentare l’esito del sopralluogo nella cava del poligono di via Cinque Cercole, svoltosi nella mattinata di ieri. Una visita che, dietro le sollecitazioni dei comitati civici e dell’amministrazione comunale di Marano, il commissariato per l’emergenza rifiuti aveva autorizzato nei giorni scorsi, ma che non ha fugato dubbi e timori circa la scelta del governo di realizzare uno sversatoio in un’area così densamente abitata. Valutazioni negative espresse anche dai geologi Giovan Battista De Medici e Franco Ortolani, tecnici che nei giorni scorsi il primo cittadino ha delegato alla Tutela dell’Ambiente e alla Tutela del Territorio, entrati nella cava insieme con i consiglieri comunali Gemma Infantocci e Saverio Santoro e a due vigili urbani. «La mancanza di interlocutori del commissariato per l’emergenza rifiuti è di per sé grave – sottolinea De Medici – Lo è ancor di più l’assenza del responsabile di cantiere per un cantiere aperto in un’area a rischio. I lavori paiono inadeguati, ci sono forti dubbi sull’efficacia della messa in sicurezza. Siamo di fronte ad un intervento sconsiderato che sconvolge ulteriormente un’area che di per sé è alto rischio». Gli fa eco Franco Ortolani: «I lavoratori e i militari che operano nella cava – aggiunge – sono esposti a grave rischio per la vita, specie con l’approssimarsi della stagione delle piogge. Sono ben visibili le colate di fango che si originano dalla parte alta della parete, mentre le reti sono messe a distanza di un paio di metri dal ciglio». Sull’esito del sopralluogo nella cava, ieri sera, l’assessore Ortolani ha riferito anche in Consiglio comunale: un’assemblea che ha visto la partecipazione di una nutrita rappresentanza dei comitati civici.
FERDINANDO BOCCHETTI
Il Mattino il 14/10/08