Manco fosse un simon le bon qualunque o un vasco rossi da strapazzo, ma stasera c’era la folla delle grandi star da Feltrinelli in piazza dei martiri per salutare Cantone il serioso ma simpatico ex pm che ha fatto arrabbiare i casalesi e che è diventato scrittore (”una cosa momentanea per raccontare un’esperienza che è finita, ma che non si ripeterà”, ha detto) forse per lo stesso motivo per cui è diventato magistrato: Solo per giustizia (ha reso omaggio anche a uomini della scorta uccisi), che poi è il titolo del suo libro edito da Mondadori, presentato dal giornalista Claudio Scamardella. Non so quanti di loro sapessero quant’è stata importante la loro presenza per regalare a chi teme d’essere solo un caloroso abbraccio. A darglielo davvero c’era il suo maestro De Chiara (”ho studiato da lui per diventare magistrato”) e tanti suoi colleghi. Io ero di “quelli in fila sulle scale”. Sono riuscita ad avanzare di qualche metro solo per fotografare la saletta. Stracolma e soffocante. In prima fila oltre ai pezzi importanti di Procura e Tribunale, anche tanti amici d’infanzia di Cantone e l’avvocato dal quale faceva pratica quando voleva solo fare il penalista, Pino Pellegrino con la moglie Renata. Il giornalista scrittore Pietro Treccagnoli con Imma. Alla fine i più pazienti sono riusciti a farsi fare una dedica sulla copia del libro. Io la mia ce l’avevo già. Sulla mia ha scritto ” A Tonia, perchè il suo lavoro è particolarmente importante in un presidio…” e poi altre quattro parole che, cavoli, non riesco a decifrare…Mannaggia dovevan essere sicuramente cose belle. Comunque ne sono felice, anche perchè mi auguro di essere anche io, così come si sente dire lui, “un prodotto di una sana provincia” che, evidentemente, ancora c’è. Ha raccontato bene cosa significa stare in piazza a Giugliano a pochi passi (anche meno di cento) da quelli da cui invece si devono prendere le distanze.
http://tonialimatola.wordpress.com/