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Siti inquinati, rischio sotto la lente

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Nello scorso mese di luglio è stato firmato l’Accordo di Programma per gli interventi di compensazione Ambientale nei Comuni della Campania(pubblicato sul Burc del 14 /10/2008 numero 41) sul cui territorio sono stati individuati impianti di trattamento dei rifiuti, o dove esistono impianti dismessi.
Le risorse stanziate per l’attuazione dell’Accordo di Programma sono ingenti (si tratta di oltre 500 milioni di euro) di cui 263 a carico del Ministero dell’Ambiente e 263 a carico della Regione.
Ulteriori risorse aggiuntive saranno individuate su quelle stanziate dalla Politica di Coesione 2007/2013.
L’Accordo di Programma è stato firmato, alla presenza del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, dal Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, dal presidente della Regione Campania Antonio Bassolino, dal sottosegretariato di Stato presso la Presidenza del Consiglio Guido Bertolaso e dal Commissario delegato alle Bonifiche Massimo Menegozzo.
Le principali iniziative da attuare in Campania comprendono:
• rimozione degli abbandoni incontrollati di rifiuti;
• messa in sicurezza e bonifica delle vecchie discariche;

• bonifica di siti inquinati;
• potenziamento delle strutture relative al ciclo delle acque reflue;

• riqualificazione ambientale.
Sono 37 i comuni interessati a vario titolo alle misure compensative e agli interventi di risanamento ambientale.

In dettaglio, si interverrà nelle aree sedi:
• delle 10 discariche individuate (Savignano Irpino, Andretta, Serre, Terzigno, Napoli, Caserta, Santa Maria La Fossa, Sant’Arcangelo Trimonte);
• dei 4 impianti di termovalorizzazione (Salerno, Acerra, Napoli, Santa Maria La Fossa);
• dei 16 siti per lo stoccaggio provvisorio delle ecoballe (Eboli, Giugliano in Campania, Acerra, Caivano, Marigliano, Santa Maria La Fossa, Capua, Marcianise, Villa Literno, Fragneto Manforte e Casalduni);
• dei 7 siti di impianti per la produzione di CDR (Avellino, Battipaglia, Tufino, Giugliano in Campania, Caivano, Santa Maria Capua Vetere, Casalduni).
Infine, sono previsti interventi nei 14 comuni alle prese con particolari situazioni di criticità ambientale, perché limitrofi ai siti interessati dalla realizzazione degli impianti o con impianti dimessi per la gestione dei rifiuti (Ariano Irpino, Paduli, Buonalbergo, Pozzuoli, Qualiano, Villaricca, Mugnano, Marano, Montecorvino Pugliano, Giffoni Valle Piana, Campagna, Postiglione, San Tammaro, Castelvolturno).
E’ stato altresì deciso di realizzare un intervento strategico di risanamento del sistema dei Regi Lagni, che verrà attuato dal Commissariato alle Bonifiche, con priorità per la rimozione degli abbandoni incontrollati di rifiuti.
Il Ministero dell’Ambiente, la Regione Campania e il Commissario delegato sottoscriveranno con ciascun comune un accordo operativo nel quale verranno dettagliati i singoli interventi, lo stato della progettazione e il fabbisogno finanziario, anche sulla base delle priorità individuate nell’Accordo di Programma e delle ulteriori esigenze segnalate dai singoli comuni. Con questi interventi lo Stato sembra voler finalmente governare il territorio campano, imprimendo una svolta allll’ultradecennale emergenza ambientale che attanaglia la regione.
Suolo e sottosuolo, acque superficiali e sotterranee, atmosfera, sono tutti elementi vitali per il buon vivere del cittadino mentre in Campania da troppo tempo sono stati ignorati, violati, aggrediti, talvolta anche con la complice acquiescenza delle istituzioni. Lo scenario che si sta delineando nella nostra Regione prelude ad un rinnovato e significativocoinvolgimente professionale dei geologi, figura ancora una volta centrale nella risoluzione di problemi ambientali, al di là di facili protagonismi mediatici.
Per tali ragioni, il Consiglio dell’Ordine dei Geologi della Campania ha deciso di organizzare il seminario sul tema “Caratterizzazione ed analisi di rischio dei siti contaminati”, al fine di fornire agli iscritti, attraverso un percorso formativo organico (normativa – metodologie – casi di studio), un bagaglio conoscitivo idoneo ad affondare il tema della bonifica dei siti inquinati e la connessa analisi del rischio.

Il Denato.it del 19-11-08

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