Melito: Il brano ”Che vento” di Marylon al «Terzo ducato d’oro»

Maria Rosaria Longobardi , ‘Marylon’ insegnante di scuola primaria, collaboratrice del portale d’informazione cittadina www.melitonline.net ed autrice di due pubblicazioni: un testo di narrativa infantile pubblicato nel 2002 -favole in fiore , fior di favole – e del più recente ‘Anagrammi’ – una raccolta di brani di letteratura combinatoria edita nell’ aprile 2007 in seguito alla vittoria riportata al concorso letterario nuove lettere promosso dall’istituto italiano di cultura di napoli – ha raggiunto un altro importante traguardo: il suo brano “Che vento” con musica di Carmine Spera sarà interpretato al “3° Ducato d’oro” il Festival Nazionale di canzoni Italo/dialettali che si svolgerà dal 6 al 8 di Dicembre 2008 a Gravina in Puglia (con finale al Teatro Piccinni di Bari). E’ la terza volta che la fervida autrice si cimenta nel campo musicale : nel ’99 e nel 2002 con i testi ‘La forza della scuola ‘ e ‘Il canto dell’alfabeto’ vinse al Festival regionale ‘Ragazzi in scena’ organizzato dai laboratori teatrali di Aversa (LARTES).
Il brano di Maria Rosaria Longobardi e Carmine Spera è il frutto della collaborazione tra i due autori promotori tra l’altro del progetto Filastrok (www.filastrock.it) che ha come scopo proprio quello di favorire la conoscenza e gli scambi di esperienze tra chi dedica il proprio tempo per la cultura rivolta al mondo dei ragazzi.
La canzone che rappresenterà la regione Basilicata, sarà interpretata da Claudia Borracci di sette anni che proviene da Lavello (Potenza) accompagnata dal Coro “Mariele Ventre” di Gravina diretto dalla Maestra Vincenza Pappalardi. Il coro fondato nel 1996 proprio dalla maestra Pappalardi è riconosciuto dalla Fondazione Mariele Ventre di Bologna. A condurre la rassegna sarà Cino Tortorella.
L’autrice è presente anche nel sussidiario scolastico di quarta e quinta classe della scuola primaria ‘Shangai’ di La Scuola di Brescia con un brano poetico sull’antico Egitto, un cruciverba geografico ed un crucinumero.