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BONIFICA ZONE ASI: SIGLATA L’INTESA

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Bonificare i siti industriali inquinati della provincia di Napoli che rientrano nelle aree Asi dell’area metropolitana. E’ l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato ieri nella sala del Consiglio del Banco di Napoli, tra il commissariato di governo per la bonifica e tutela delle acque della Regione Campania e il consorzio Asi Napoli.

Il territorio è quello dell’Asi del Litorale domitio flegreo e Agro-aversano:?oltre 21 milioni di metri quadrati che si estendono da Acerra fino alla foce del Sarno interessa i Comuni di Caivano, Casoria, Arzano, Frattamaggiore, Giugliano, Qualiano, Nola, Marigliano e Pomigliano, cui si aggiungeranno altri 3 milioni di mq previsti dalle varianti al Piano regolatore in corso di approvazione.
Il protocollo prevede un sistema integrato di interventi con l’obiettivo di accrescere la competitività del sistema economico produttivo del territorio. Per Federico Lasco, commissario straordinario dell’Asi Napoli, l’accordo raggiunto ieri è “il primo passo di un progetto del valore di 200 milioni di euro che garantirà bonifica e riqualificazione industriale dei distretti di competenza del consorzio”. Un passo avanti anche verso l’eco-sostenibilità dell’Asi, da perseguire attraverso sistemi integrati per il risparmio energetico, lo smaltimento dei rifiuti e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile. Nell’Asi di Napoli operano, complessivamente, 506 aziende (353 in esercizio, 43 in costruzione e 110 in programma), per un totale di quasi 32.000 addetti, e che attualmente si registrano già oltre 100 ulteriori richieste di assegnazione.

“Dobbiamo recuperare queste aree – ha detto Andrea Cozzolino, assessore regionale all’Agricoltura e alle Attività produttive – per metterle a disposizione di chi è interessato allo sviluppo industriale di questi territori”. Tra le prime cose da fare “una definizione, nel giro di 15 giorni, delle aree che necessitano di un intervento. Dopo l’ok del Ministero, atteso entro la fine dell’anno, saranno individuate le caratteristiche delle aree. Un passaggio, quest’ultimo, che richiederà, come spiega Lasco, “Sei mesi, un anno al massimo, e poi inizieremo con le bonifiche”.
“Il nostro contributo – ha aggiunto Massimo Menegozzo, commissario di Governo per le bonifiche – è la riqualificazione dei siti industriali e l’impiego di materiale inerte sui loro suoli una volta bonificati”.
Il direttore generale del Banco di Napoli Antonio Nucci ribadisce che vi sarà “la massima disponibilità dell’istituto di credito al sostegno di tutte le iniziative che riguardano lo sviluppo e la crescita del territorio”.
Prima di procedere alle bonifiche delle aree individuate dal protocollo sarà necessario rimuovere i rifiuti responsabili dell’inquinamento delle matrici ambientali: proprio questo lo scopo dell’intesa siglata ieri. Un accordo sottoscritto tra le parti secondo il criterio della compensazione dei ruoli e degli impegni. Il Commissariato per le bonifiche si assumerà l’onere della rimozione di tutti i rifiuti mentre il consorzio Asi di Napoli garantirà l’utilizzo dei materiali inerti derivanti dagli interventi di bonifica.


Ettore Mautone

Il Denaro.it il 03-12-2008

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