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CARO VITA: QUATTRO FORMULE DI RISPARMIO A «PREZZI SCONTATI»

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Contro il caro-vita, la Regione lancia la campagna «Buonmercato». Prodotti alimentari scontati, prezzi fissi per 90 giorni e una moratoria per il blocco delle tariffe dei servizi pubblici locali per tutto il 2009. Con un risparmio, per le famiglie, che può arrivare fino a cento euro al mese. L’accordo siglato a Palazzo Santa Lucia; l’assessore alle Attività produttive, Andrea Cozzolino, ha presentato le tre convenzioni siglate con Confcommercio e Confesercenti, con la grande distribuzione e con l’Anci Campania, Legautonomie e Confeservizi. Da giovedì, in circa 2.500 esercizi commerciali della regione, comparirà il logo della campagna taglia-prezzi. Un salvadanaio dalla classica forma di maialino indicherà che in quei negozi è possibile acquistare un paniere composto da latte, pane, pasta, uova, pelati e legumi a soli 7 euro. E che per 90 giorni, il prezzo di 15 prodotti (tra cui caffè, olio extra vergine, riso, tonno in scatola e zucchero) non subirà rincari. Prezzi bloccati anche per l’ortofrutta. I fruttivendoli esporranno la tabella con l’indicazione dei prezzi di banane, carote, clementine, mele e pere, che non subiranno aumenti per tre mesi. Dal 15 gennaio, invece, nei 5 ipermercati dell’Unicoop Tirreno, nei 180 supermercati della Sigma, nei 320 punti vendita della Sisa, saranno disponibili panieri da 9,90 euro composti da pasta, passata di pomodoro, latte, zucchero, farina, fette biscottate, uova, succhi di frutta, caffè, olio di semi e legumi. «In questa difficile congiuntura economica – ha detto Cozzolino – vogliamo dare alle famiglie della Campania un aiuto concreto e immediato per combattere il carovita. Con i quattro panieri a prezzi bloccati e scontati si può produrre un risparmio calcolato tra i 50 e i 100 euro mensili per ogni famiglia». Un risparmio dovuto in parte al contenimento dei prezzi, «in parte all’effetto calmierante che queste iniziativa avrà sul mercato», come sottolinea il presidente di Confcommercio Campania Maurizio Maddaloni. L’iniziativa coinvolge non solo il commercio, ma anche l’industria. Già la Parmalat ha assicurato che in Campania, per tutto il periodo della campagna Buonmercato, proporrà sconti dal 25 al 50 per cento su latte, yogurt, panna da cucina e succhi di frutta. La Regione ha sottoscritto anche un accordo con l’Anci, Legautonomie e Confservizi per promuovere una moratoria delle tariffe per i Comuni e gli altri enti pubblici. Quindi, tariffe invariate per 12 mesi per il trasporto pubblico e le risorse idriche. Nel pacchetto anti-crisi, anche l’iniziativa «Natale in tavola». Fino al 28 dicembre i prodotti Doc, Dop e Igp di 210 produttori campani saranno messi in vendita in mercatini allestiti per l’occasione o direttamente in azienda. Confermate, quindi, tutte le iniziative utili ad incentivare le politiche di filiera ed i «farmer’s market», coinvolgendo anche gli esercizi di vicinato, nonché tutte quelle attività di filiera corta che le organizzazioni firmatarie proporranno in forma progettuale o di sperimentazione alla Regione.


Un bonus sugli alimentari in vigore per novanta giorni.

Molti di più i prodotti che si trovano nel secondo paniere elaborato in base alla convenzione. Denominato «Paniere a prezzi bloccati per l’esercizio di vicinato e le strutture medie di vendita» si tratta di un’offerta piuttosto variegata. È formato da quindici prodotti: un chilo di biscotti da latte, una confezione da duecentecinquanta grammi di caffè, una di mezzo chilogrammo di legumi secchi, un chilo di farina, una confezione di quaranta fette biscottate, un litro di latte, un litro di olio extravergine di oliva, un chilo di pane comune, cinquecento grammi di pasta, cinquecento grammi di pelati, un chilogrammo di riso, centosessanta grammi di tonno in scatola, una confezione di yogurt, una confezione da sei uova e un chilo di zucchero. I prezzi di questi prodotti resteranno bloccati per novanta giorni e si potranno trovare non solo nelle piccole salumerie o nei supermercati rionali ma anche nelle medie strutture (i classici market di catena che si trovano in città). Anche in questo caso i consumatori dovranno stare attenti a spendere nei punti vendita che espongono il logo del protocollo d’intesa tra Regione Campania, produttori e consumatori. I prezzi resteranno bloccati fino a marzo.

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Per lo shopping quotidiano pronto il kit da sette euro.

Il primo paniere proposto in base alla convenzione tra Regione e le associazioni di categoria che hanno siglato l’accordo è stato ribattezzato: «Paniere promozionale giornaliero della spesa per l’esercizio di vicinato e strutture medie di vendita». È formato da sei prodotti: un litro di latte, un chilo di pane, mezzo chilo di pasta, sei uova, una confezione da mezzo chilo di pelati e una confezione da mezzo chilo di legumi secchi al prezzo massimo prestabilito di sette euro. Come è evidente si tratta di un paniere che contiene prodotti di utilizzo quotidiano, importante aver inserito nel paniere il latte (a Napoli c’è il prezzo più alto d’Italia secondo le rilevazioni Istat), il pane e la pasta (prodotti che hanno subito rincari molto sensibili nel corso dell’ultimo anno, facendo scattare anche l’allarme dell’antitrust). Per la particolare composizione del paniere e per l’utenza cui è rivolto saranno convenzionati molti punti vendita medio/piccoli, quelli cioè che vanno inseriti a pieno titolo nella categoria dei negozi di quartiere e non necessariamente fanno parte (anche come semplici affiliati) di una rete di grande distribuzione. Importante sarà controllare se i negozi espongono il logo della convenzione.

Nei centri commerciali pacchetti da metà gennaio.

La convenzione stipulata da Regione, produttori e commercianti interessa anche la grande distribuzione. Il quarto gruppo di prodotti in offerta è denominato, appunto, «Paniere promozionale giornaliero della spesa per la grande distribuzione». È composto da undici prodotti: cinquecento grammi di pasta, settecento grammi di passata di pomodoro, un litro di latte, un chilo di zucchero, un chilogrammo di farina, una confezione da quaranta fette biscottate, 1 confezione da sei uova, tre confezioni da duecento millilitri di succhi di frutta, duecento grammi di caffè, un litro di olio di semi di girasole, una confezione di legumi al prezzo massimo prestabilito di 9,90 euro. Come si può notare si tratta dei prodotti che si trovano anche nel secondo paniere con una differenza sostanziale. In primo luogo i prodotti si troveranno in promozione solo a partire dal 15 gennaio (e sempre per la durata di novanta giorni). Secondo punto da evidenziare è che i prezzi garantiti sono più bassi a fronte di uguale garanzia di marchi e qualità. Da obiettare solo il fatto che il paniere può essere considerato «civetta» per altri acquisti da effettuare nei megastore dove, effettivamente, pochi si recano per spendere solo 9,90 euro.

Frutta e verdura, via ai saldi il budget è sotto controllo.
Non solo salumerie o supermercati. Anche i fruttivendoli aderiscono alla convenzione e propongono un loro paniere di prodotti freschi a prezzi contenuti e bloccati per novanta giorni. Denominato «Paniere a prezzi bloccati per esercizi commerciali su aree pubbliche» si propone di garantire una moratoria delle tariffe per frutta e verdura. Il paniere è formato da otto prodotti: un chilo di arance, un chilo di banane, un chilo di carote, un chilo di clementine, un chilo di mela-banana, un chilo di mele royal, un chilo di pere abate, un chilo di pere kaiser. Questi prodotti saranno tenuti a prezzo bloccato per novanta giorni. Potranno aderirvi tutti gli esercizi commerciali di vicinato che vendono prodotti ortofrutticoli. Per questi prodotti, comunque, non si sono registrati nell’ultimo anno aumenti marcati a fronte, però, di rincari notevoli dall’inizio dell’era euro. Importante considerare che, in quest’ultimo anno, si sono notevolmente diffusi i farmer’s market, i mercati del contadino dove è possibile acquistare prodotti ortofrutticolo direttamente dal produttore, abbattendo i prezzi di filiera e garantendosi merce fresca a prezzi molto convenienti. Il Comune di Napoli sta cercando aree per rendere fissi questi appuntamenti.


SALVO SAPIO E ENRICA PROCACCINI

Il Mattino il 09/12/08

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