Quando arriva in ospedale sanguinante, racconta di essere stata vittima di una rapina. Pasqualina Errichiello, 26 anni, originaria di Secondigliano, da poco trasferita a Sant’Antimo con il marito e il figlio, viene operata d’urgenza: presenta ferite di arma da taglio alla spalla ed al torace, una delle coltellate le ha sfiorato un polmone. All’ospedale d’Aversa, il San Giuseppe Moscati, arrivano i carabinieri che tentano di far luce su quanto è accaduto. Ma non sarà facile aprire un varco nel muro del silenzio. I fatti, nella tarda serata di mercoledì. Stando al primo racconto fornito agli inquirenti, Errichiello sarebbe stata aggredita prima di far rientro a casa. A minacciarla, due malviventi che miravano alla sua borsa. Lei avrebbe opposto resistenza, da qui i colpi con un coltello inferti dai rapinatori. Alla vista del sangue i due si sarebbero dileguati mentre qualcuno, avrebbe soccorso la donna accompagnandola in ospedale. Il suo racconto, però, non convince gli investigatori e sui minuti che hanno preceduto l’arrivo della donna in ospedale, cala il giallo. Le indagini dei militari, coordinate dal capitano della compagnia di Giugliano, Alessandro Andrei, si stringono subito intorno al marito di Errichiello, pregiudicato per furto e rapina, e con problemi d’alcol. Spediti, i militari vanno in via Macchiavelli, presso l’abitazione dei coniugi ma in casa c’è solo il bimbo di 5 anni, il figlio, del marito invece, nessuna traccia. L’uomo sembra sparito nel nulla. Nessuno degli inquilini dello stabile aiuta gli inquirenti. Nel condominio nessun testimone, ed i carabinieri da soli, devono provare a ricostruire i momenti precedenti l’aggressione, ma soprattutto perché il coniuge della donna, sia improvvisamente scomparso. Intanto, operata, Pasqualina Errichiello è stata dichiarata fuori pericolo di vita, ma resta ricoverata fino a nuova prognosi. La donna dal letto d’ospedale continua a sostenere di essere stata vittima di un’aggressione, i carabinieri invece, continuano a cercare il coniuge perché possa aiutarli a far luce su cosa sia effettivamente accaduto mercoledì sera.
MONICA D’AMBROSIO
Il Mattino il 12/12/08
