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SCANDALO MAZZETTE, CONDANNATI I VIGILI

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Condanne dai 4 ai 12 anni per i sedici imputati finiti in carcere il 20 maggio nell’ambito dell’inchiesta «Mattone selvaggio» che fece luce su una fitta trama di connivenze tra vigili, imprenditori e funzionari pubblici accusati di incassare mazzette per coprire abusi edilizi e, in molti casi, di aver agito con metodi mafiosi. Ieri mattina, presenti i pm Antonio D’Alessio e Paolo Itri, sono state pronunciate le sentenze nelle quali viene disposta per tutti anche la confisca dei beni e la interdizione perpetua dai pubblici uffici. Il massimo della pena per gli ufficiali di polizia municipale: i capitani Francesco Scafati Taglialatela, difeso dagli avvocati Trofino e Pianese, ed il capitano Antonio Basile, difeso dall’avvocato Russo, condannati a 12 anni di carcere. Dieci anni per il vigile Alfonso Valletta, (difeso dall’avvocato Aruta) e per l’agente Parisi, (difeso dagli avvocati Martino e Pianese). Nove anni per il capitano Emilio Del Franco, difeso dall’avvocato Pellegrino, legale anche dell’agente Emilio Corso che sconterà 6 anni di carcere. Per l’agente Raffaele Sodano, difeso dall’avvocato Quaranta, il giudice ha stabilito una pena di 9 anni. Per l’imprenditore De Mita 5 anni e 4 mesi; stessa pena per l’imprenditore Raffaele Granata, difeso dagli avvocati Abbate e Chiummariello, che hanno sostenuto anche la difesa dell’agente Luigi Pianese, condannato a 4 anni e 8 mesi, e dell’agente Sabatino Granata, condannato a 4 anni. Quattro anni anche per Armando Migliaccio, difeso dall’avvocato Natale. Cinque anni per l’imprenditore Bernardo Falco, difeso dall’avvocato Stabile, 4 anni per il tecnico comunale Gaetano Gargiulo difeso dall’avvocato Pellegrino. Per i tecnici Antonio D’Alterio (difesi da Giaquinto e Abbate) e per il geometra Antonio Carleo, difeso dagli avvocati Cricrì e Canta, 4 anni di carcere. Assolti dall’accusa di associazione mafiosa i tecnici comunali e gli imprenditori.

monica d’ambrosio – il mattino 23 dicembre 2008

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