Cercano affannosamente una via di uscita per salvare le loro case gli abusivi destinatari delle ordinanze di demolizione. Sorvolano, però, sul fatto di non essere in regola, di avere violato la legge e avere provocato danni alla città e al suo assetto urbanistico e ambientale. «A Giugliano hanno sempre fatto tutti così», ripetono. Case senza licenza, in pratica. Ma non solo case, anche interi palazzi, persino su suoli demaniali. Intanto quattro manufatti sono già finiti a terra: dopo anni di lassismo si abbatte sul serio e non c’è alternativa, tranne la confisca: vale a dire che chi le ha realizzate non ne sarà mai proprietario. «Abbiamo sbagliato, lo sappiamo – dichiarano – ma non vogliamo pagare noi per tutti. Non è giusto che altri la facciano franca». Così ieri si sono dati appuntamento nella sede del Comitato antiabbattimento di via degli Innamorati per fare il punto della situazione e annunciare una manifestazione il 7 gennaio. Contestano i criteri con cui sono state selezionate le case da buttare giù per prime. «Se non ci sono abbastanza vigili in strada – dicono – andremo noi in giro a fare i controlli e denunceremo chi continua a realizzare case senza licenza». C’è il rischio che si scateni una guerra tra poveri. Si trascura, forse volutamente, l’inchiesta che ha portato all’arresto di 39 persone, tra vigili, imprenditori e tecnici del Comune, di cui 17 già condannati al primo grado di giudizio – fino a 12 anni oltre alla confisca dei beni – perchè consentivano le illegalità. «Non è colpendo solo noi che si ripristina la legalità a Giugliano, la maggior parte delle case sono state realizzate per necessità e non per speculare», dice il portavoce del comitato, Gennaro Di Girolamo. Alla riunione anche un esponente politico. «Non devono essere tutelati gli speculatori – dice Giovanni Riccio, di An – Dobbiamo porre la questione in un altro modo: nel piano della provincia si vogliono accollare a Giugliano 40mila nuovi vani per accogliere gli sfollati del vesuviano. Perché non integrare quel piano con i vani già pronti anche se senza licenza?». In pratica, si tenta la carta della sanatoria, magari pensata apposta per Giugliano. Intanto la mattina di Natale gli abusivi hanno presidiato piazza Municipio sotto la pioggia e hanno raccolto mille firme a sostegno della loro causa.
TONIA LIMATOLA
Il Mattino il 28/12/08