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Rifiuti tossici, via il campo rom

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Giugliano. Via i rom dalla zona Asi: ci sono i rifiuti tossici. La magistratura interviene nella querelle che da anni coinvolge imprenditori, amministratori comunali e l’associazione «Opera nomadi» con un provvedimento che stabilisce lo sgombero dei campi entro il 3 gennaio a causa dell’inquinamento dell’area. Scatta la mobilitazione e le famiglie annunciano una manifestazione di protesta davanti alla Prefettura per venerdì mattina, decisa ieri durante l’incontro con Opera nomadi, assieme a Cgil, Prc Napoli, associazione Pixel, Less-onlus. A Giugliano vivono da trent’anni 450 persone, in maggioranza minori, in baracche di lamiere su aree senza acqua e luce, a ridosso delle imprese. Una convivenza difficile, inutile negarlo. I tavoli in prefettura per trovare una sistemazione dignitosa alle famiglie e liberare la zona destinata allo sviluppo industriale, hanno prodotto l’assegnazione di una gara per un villaggio attrezzato, sempre nella stessa zona, su un terreno del Comune. Il cantiere doveva essere consegnato ai primi del 2009 e avrebbe garantito condizioni di vita dignitose per 130 persone. Nel frattempo, però, arriva l’ordine di sgombero del campo nomadi. «Chiediamo la sospensione del provvedimento – dice Tanjo Gioino, responsabile cittadino di Opera nomadi – Abbiamo cominciato un percorso in prefettura e ci pare assurdo prevedere lo sgombero prima che sia pronto il villaggio e prima che venga trovata una sistemazione alternativa per le altre famiglie». Nella zona attrezzata verranno installate ventiquattro abitazioni mobili, per le altre si ipotizzava un percorso graduale di inserimento in altre zone, a Giugliano o negli altri comuni. Lo screening, però, non è stato ancora effettuato. All’incontro anche i rappresentanti di Rifondazione e comitato Ponte Riccio. «Chiederemo alla Provincia – dice il consigliere Luigi Palumbo – di prevedere soluzioni alternative per non lasciare all’addiaccio le famiglie, ma lo sgombero va fatto». «Noi contiamo, invece, che la Provincia presenti ricorso contro il provvedimento dei giudici», aggiunge Carmine D’Angelo, di Opera nomadi. Intanto i rom non vogliono essere criminalizzati. «I nostri figli sono nati qui e frequentano le scuole a Giugliano – dicono Silvio e Zoran – Abbiamo i permessi di soggiorno e rispettiamo le regole. Non siamo tutti delinquenti, abbiamo diritto di restare». E lanciano un Sos all’amministrazione. «Il Comune non si può far carico dell’emergenza abitativa dei rom – replica il sindaco Giovanni Pianese (nella foto) – se ne deve occupare la Prefettura». Intanto a Napoli i rom tenteranno di far valere le proprie ragioni.


TONIA LIMATOLA – IL MATTINO 31 DICEMBRE 2008

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