Ciriaco De Mita lancia in città il comitato promotore della Costituente di centro. Un occhio di riguardo ai giovani e un appello a chi resta volontariamente fuori dalla politica. «Quando la gente si rassegna non è protagonista e io sono ossessionato dall’idea di ricomporre le comunità – dice De Mita – Venendo a Giugliano ho toccato con mano che qui non ci sono confini tra un comune e l’altro e questa forma non è questione solo di urbanistica, ma rispecchia anche la disgregazione sociale che stiamo vivendo». Sabato sera nella biblioteca civica di via Verdi c’era la folla delle grandi occasioni: ex consiglieri comunali della Margherita e dell’Udeur, professionisti e protagonisti della società civile, insieme con numerosi demitiani dell’area a nord di Napoli. Ha fatto gli onori di casa l’ex senatore Nello Palumbo, poi sul palco si sono alternati il consigliere comunale dell’Udc Luigi Sequino, il consigliere nazionale Vittorio Sepe, l’ex consigliere Antonio Ferrara e Biagio Iacolare dell’esecutivo provinciale. «La politica è diventata funzionale alla gestione del potere e questo giustifica anche il passaggio da un partito all’altro per farsi eleggere», dice De Mita riferendosi alla situazione locale. «Sul piano nazionale la nostra posizione è chiara – dice Nello Palumbo – resta aperto il discorso dell’alleanza sulla condivisione del programma». Ma non sono mancate le bordate all’attuale governo cittadino. «Questa è una città difficile dove per anni gli interessi di pochi hanno prevalso su quelli della collettività – ha detto il consigliere Sequino – Gli elettori hanno abbandonato il centrosinistra, ma hanno premiato chi era al potere alla fine degli anni Ottanta». Come alle amministrative, anche alle provinciali corrono da soli. La lista da cui attingere è lunga: oltre ai relatori della serata, hanno aderito gli ex consiglieri Eligio Mele, Antonio Panico, Antonio Ferraro, Antonio Ciccarelli, Antonio Ferrara, Mimmo Natella, Francesco Abbate; poi i professionisti Ettore Dell’Anna, Antonio Melillo, Tommaso Sequino, Francesco Fonderico.
TONIA LIMATOLA
Il Mattino – 09/02/2009
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