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martedì, Maggio 7, 2024
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SCUOLA E RIFORMA:
IL 28 FEBBRAIO LA SCADENZA PER LE ISCRIZIONI

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Il 28 febbraio prossimo è il termine di scadenza per la presentazione delle iscrizioni per l’anno scolastico 2009-2010. Le innovazioni didattiche che verranno introdotte nel sistema scolastico con i Regolamenti «in corso di definizione», conseguenti all’attuazione delle leggi: n. 40 del 2 aprile 2007, n. 133 del 6 agosto 2008 e n. 169 del 30 ottobre 2008, richiedono una conoscenza approfondita delle nuove opportunità educative e formative che, a partire dal nuovo anno scolastico, verranno offerte all’intero mondo della scuola, e in particolare alle famiglie e agli alunni. Conoscenze che non sono ancora chiare negli ambienti scolastici in attesa di decreti attuativi, e altrettanto incomprensibili per i genitori che si trovano ad espletare l’iscrizione dei bambini al primo anno della scuola primaria.

Sono tante le voci che si rincorrono nei corridoi e fuori dalle scuole, soprattutto tra i genitori dei bambini delle classi successive alla prima che, si pensava, non sarebbero stati toccati dalla riforma Gelmini: «Mio figlio frequenta la terza elementare e mi hanno detto che l’anno prossimo potrebbe non avere più le stesse maestre». Questa è la preoccupazione di Anna, mamma di un’alunno della scuola elementare Rodari di Villaricca. Sembra impossibile ma, in parte, potrebbe anche accadere quanto prospettato ad Anna. Cerchiamo di capirne qualcosa…


Il tempo scuola della primaria, secondo il modello dell’insegnante unico o prevalente, prevede 4 diverse scelte di orario scolastico settimanale: 24, 27, 30 e 40 e l’eliminazione della compresenza tra insegnanti «su tutte le classi» a partire dall’anno 2009/20010, quindi non solo per la prima elementare ma anche per le classi degli anni successivi. Con la riduzione dell’orario di scuola e la scomparsa della compresenza si va ad intaccare il numero di insegnanti in organico. Dal corpo docente dell’anno 2008/2009, ad esempio potrebbero uscire cinque insegnanti, che a seconda del posto in graduatoria potrebbero andare via dalla scuola dove hanno insegnato in questi anni. Quindi di riflesso potrebbe accadere che il figlio della signora Anna non avrà più la stessa insegnante, poichè fuoriscita a causa della graduatoria, o per scelta stessa dell’insegnante che potrebbe decidere di cambiare la classe, dove ha insegnato per tre anni, se la riduzione dell’orario comporterebbe uno smistamento su più sezioni.
Altro problema è l’orario scolastico. Ad esempio gli alunni della scuola in questione, la Rodari di Villaricca, attualmente hanno un modello di orario fisso su 30 ore, ma se la scelta per l’anno scolastico 2009/2010 dovesse cadere sul modello minimo di 24 ore settimanali, i bambini perderebbero 6 ore alla settimana rispetto alla situazione attuale. La scelta dell’orario scolastico è decisione autonoma di ogni istituto e quindi a scelta del dirigente. Di conseguenza, eliminata la compresenza e ridotto l’orario, bisognerà anche ridimensionare i programmi di studio adeguandoli ai nuovi modelli di orario scolastico e al numero di insegnanti.

Intanto lo spostamento della data delle iscrizioni dovrebbe permette una più adeguata conoscenza, da parte delle scuole e delle famiglie per una corretta scelta dei percorsi scolastici. Mentre una capillare attività di informazione potrebbe essere messa in atto dai dirigenti scolastici, in modo da garantire tutte le informazioni utili per un più efficace orientamento. Ma dallo stato d’animo dei genitori e dalla confusione che si evince negli ambienti sclostici, sembra che il prolungamento del termine per le iscrizioni, non abbia fatto altro che confondere ancora di più le idee, senza per adesso portare ad alcuna scelta.

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