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DIPENDENTI STRESSATI? LA PROVINCIA PENSA AI CORSI ANTISTRESS ED E’ SUBITO POLEMICA

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La Fiat di Pomigliano è in agonia, ma alla Provincia di Napoli i dirigenti sono pagati per curarsi lo stress. L’iniziativa di Palazzo Matteotti (amministrata dal verde Dino Di Palma e da una giunta di centrosinistra) per «rimotivare» i suoi dirigenti. Così viene finanziato per 40 mila euro un intervento di «coaching» che serve – come riporta Il Mattino – come prevede una delibera dirigenziale firmata lunedì scorso «a eliminare il blocco della percettività».


Come si articola il corso di training autogeno?
Si tratta di una decina di incontri-stage che si svolgeranno fino al 30 giugno di quest’anno con l’obiettivo di aumentare le performance dei dirigenti, di elaborare le emozioni, di rivedere gli obiettivi della loro vita professionale e di relazione. In una parola: sopportare e gestire al meglio lo stress. Per raggiungere questi traguardi sono previsti anche corsi di scherma: tirare qualche stoccata serve, infatti, a «mettere in moto quei processi di autoregolamentazione che consentono di utilizzare in maniera più efficiente le capacità personali».

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Ma il corso non è per tutti
. Vi accedono solo per i primi dieci che ne faranno domanda. Tuttavia, nella sua magnanimità, la Provincia di Napoli, intende invitare alla prima lezione anche i dirigenti che non hanno trovato posto, ma solo in veste di «uditori».

La scelta. Quello del corso antistress per i dipendenti, che già suscita la contrarietà dell’opposizione di centrodestra che tuona: «Questo atto è uno scandalo, visto che i dipendenti si sono visti tagliare 300 euro sui loro emolumenti. Forse per loro andava fatto davvero il corso antistress».


«Iniziativa ridicola».
Dopo aver appreso la notizia l’assessore alle Risorse Umane, Giuseppe Capasso, ha inviato una lettera di fuoco al dirigente interessato e al direttore generale dell’Ente per manifestare la propria indignazione invitandoli a revocare l’iniziativa. «L’iniziativa è ridicola. Potrebbe essere iscritta nella categoria delle cose comiche se non si svolgesse nell’ambito della Pubblica Amministrazione, con l’impiego di risorse pubbliche. Mentre l’Ente è impegnato in una difficile trattativa sindacale per la conferma dei livelli di reddito dei dipendenti, l’originale e discutibile attività di formazione appare come uno schiaffo in pieno volto ai lavoratori e a quanti sono impegnati per la soluzione della vertenza. Si invita pertanto il dirigente in indirizzo a revocare la suddetta attività».

Corriere del Mezzogiorno

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