CHIAIANO, 500 IN CORTEO: «CONTINUEREMO A LOTTARE»

«Continueremo a lottare contro una decisione per noi assurda, riappropriandoci delle nostre strade». Il messaggio lanciato dai comitati anti-discarica, sabato in corteo insieme alla Rete campana salute e ambiente, ai giovani dell’Onda partenopea e del centro sociale Insurgentia, ai disoccupati dei Banchi nuovi e dell’Udo, ai militanti del Pmli. Presente alla partenza del corteo anche il padre comboniano Alex Zanotelli. Oltre 500 persone sono partite dalla stazione della metropolitana di Chiaiano per giungere fino alla rotonda Titanic, dove si è tenuta un’assemblea. In testa al corteo uno striscione: «Perrotta un sindaco fuori dal comune». Così i manifestanti hanno espresso solidarietà al sindaco di Marano, Salvatore Perrotta, colpito il 27 febbraio da un provvedimento di obbligo di dimora nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Napoli sull’allestimento del sito di trasferenza allestito nei mesi della crisi alla periferia della città. Assente quindi il sindaco che da mesi è al fianco dei comitati e cittadini antidiscarica. Nel corteo anche tante donne vestite di nero, in segno di lutto con grappoli di mimose e cartelloni rigorosamente gialli. Al passaggio del corteo alcuni negozianti hanno abbassato le serrande, anche loro in segno di lutto, per la morte del territorio dopo l’apertura della discarica nella zona collinare di Marano e Chiaiano.
Intanto nelle prossime ore si pronuncerà il Gip della procura di Napoli sul divieto di dimora nei confronti di Salvatore Perrotta. Il giudice dovrà decidere se revocare la misura restrittiva. Qualora il provvedimento non fosse revocato i legali del sindaco avranno dieci giorni per presentare ricorso al tribunale del Riesame. Il sindaco Salvatore Perrotta, in esilio forzato a Calvizzano, ha ribadito più volte di poter dimostrare la sua innocenza nelle sedi opportune e la scorsa settimana è stato ascoltato dal giudice.