PUBBLICITÀ
HomeRassegna StampaMelito: spazzini fannulloni, 36 denunce. Blitz dei carabinieri alla Multiservizi di Melito

Melito: spazzini fannulloni, 36 denunce. Blitz dei carabinieri alla Multiservizi di Melito

PUBBLICITÀ

Firmavano per documentare la presenza sul posto di lavoro, ma poi andavano via e soltanto il giorno dopo firmavano per la fine della giornata lavorativa precedente. Così, avanti per mesi, fin quando a scoprire e fermare il raggiro dei dipendenti della «Multiservizi» non hanno provveduto i carabinieri della tenenza di Melito, con il capitano della compagnia di Giugliano, Alessandro Andrei. Trentasei lavoratori su un totale di 70 dipendenti, assunti con la qualifica di operatori ecologici dalla compartecipata a capitale per la gran parte pubblico, sono stati denunciati per truffa allo Stato: per loro potrebbe scattare il provvedimento di sospensione da parte dell’amministrazione comunale. I controlli sulla società che per conto del Comune si occupa della raccolta dei rifiuti solidi urbani erano iniziati dopo una serie di segnalazioni. Le strade della città, soprattutto le più periferiche, in più occasioni non sono state ripulite dai rifiuti e, proprio dalla protesta dei cittadini, potrebbero essere scaturite le ispezioni dei carabinieri. Nella sede della società i militari hanno trovato i mezzi in deposito, il rilevatore di presenze automatico fuori uso ed un semplice quadernone sul quale i dipendenti avrebbero dovuto firmare la presenza sul posto di lavoro. Il turno sistematicamente disertato, era quello dalle cinque alle undici del mattino. Per la maggior parte, si trattava di lavoratori che avrebbero dovuto compiere lavoro d’ufficio, mandare avanti la gestione e il coordinamento dei mezzi di raccolta, organizzare turni del personale, espletare pratiche burocratiche. Nessuno di loro era a lavoro durante le ispezioni. I carabinieri annotano i nominativi degli assenti e vanno via. Poi, dopo qualche giorno, un nuovo blitz. Stessa scena quella che si presenta agli occhi dei militari, che questa volta fanno scattare le denunce. Gli operatori ecologici firmavano l’arrivo, andavano via e il giorno seguente, firmavano l’uscita del giorno precedente, così avanti per mesi fino alle ispezioni. «Ho appreso la notizia in queste ore – è stato il commento del consigliere Pdl Francesco Mottola -. Le accuse sono gravi e se saranno provate, non possono certamente sentirsi esenti da colpe i dirigenti delle Melito Multiservizi ed il Cda, che ha il compito di vigilare e di controllare quanto accade all’interno della società partecipata, garantendo l’efficienza e la funzionalità. Si tratta di una società che gestisce capitale pubblico, soldi dei cittadini che non solo hanno pagato in misura maggiore rispetto ai cittadini dei comuni confinanti lo scotto di un’emergenza regionale, ma ancora oggi, ad emergenza superata, continuano a pagare regolarmente tasse, per un servizio inefficiente e male gestito. Chi ha sbagliato deve pagare».


Monica D’ambrosio
Il Mattino il 05/04/09

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ