AAA CULTURA DELL’AMBIENTE CERCASI

“Educhiamoci all’ambiente e tutto il paese sarà più bello” : è lo slogan dell’ultima campagna di sensibilizzazione promossa dal Comune di Qualiano. L’ultimo di una serie di tentativi che dovrebbe scoraggiare i tanti cittadini maleducati, che stentano ad adeguarsi alle basilari norme della coesistenza sociale.
Qualiano di sera è impresentabile. Cartacce, lattine, mozzoni di sigarette invadono per intero il centro. Poltrone, divani, lavastoviglie, lavatrici, materassi e quant’altro “addobbano” invece armoniosamente la periferia. I cassonetti dell’immondizia sembrano essere un optional. Gli orari per il deposito rifiuti (20,00 – 24,00) sfacciatamente violati. E’ l’immagine obiettiva di un paese degradato e incivile. E a quanto pare le iniziative ambientali del comune non bastano.
Per non parlare del problema “dissesto ambientale”. Lo stesso piano regolatore, steso da analisti ed ingegneri altamente qualificati, presentato qualche giorno fa alla Provincia, metteva in risalto come, allo stato attuale, intere aree “ riversino in uno stato deplorevole di abbandono e pericolosi condizioni igienico- sanitarie”.
Anche i cittadini, quelli sensibili, avvertono minaccioso il problema. Lo ha confermato un recente sondaggio proposto al sito internet del paese (www.qualiano.3000.it). Dopo l’emergenza “criminalità” , al secondo posto nella scala delle problematiche cittadine, compariva appunto la questione ambientale.
L’Amministrazione Comunale ha avviato un percorso indirizzato ad adottare misure volte al miglioramento complessivo e costante della qualità urbana.Il progetto ha tra i suoi obiettivi la minimizzazione dell’esposizione dei rifiuti sulla pubblica via e un potenziamento della pulizia delle strade.
Dalla casa comunale è partito, nei giorni scorsi, un accorato appello del sindaco Schiano e dell’assessore all’ecologia Franzese affinché tutta la cittadinanza “rispetti la vegetazione, gli orari per il deposito dei rifiuti, il lavoro degli operatori ecologici”. E lo hanno reso pubblico tappezzando per intero l’ area comunale con manifesti: “Trattiamo il paese come casa nostra”.
Tutto questo in attesa dell’avvio della raccolta differenziata, tra i primi impegni assunti dal sindaco uscente (e riconfermato a maggio) in campagna elettorale.