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mercoledì, Aprile 24, 2024
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NAPOLI, NEL PIENONE DEL SAN PAOLO ZALAYETA CASTIGA DI NUOVO L’INTER

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Era da 14 giornate che il popolo partenopeo non conosceva il sorriso, quando ad inizio 2009 il Catania si chinò a Maggio. Il San Paolo non sentiva l’urlo dei suoi tifosi dal 14 febbraio, quando ancora l’ex doriano aprì le danze nell’1-1 contro il Bologna. Per tornare grandi, doveva arrivare la capolista, la squadra campione d’Italia che, con tutta probabilità, si confermerà anche quest’anno al vertice della Serie A. Il Napoli piega l’Inter con uno strepitoso gol di Zalayeta, ancora lui, così come lo scorso anno. Per i nerazzurri, la trasferta all’ombra del Vesuvio resta un tabù. Formazione rimaneggiata per gli azzurri, che però recuperano all’ultimo Santacroce, schierato in difesa con Contini e Aronica. Amodio a centrocampo, in coppia con Blasi. Sulle fasce Mannini e capitan Montervino, in avanti Hamsik a sostegno del tandem argentino Lavezzi – Denis. Partono forte i milanesi, con Samuel che impegna severamente di testa Navarro dopo soli 2 minuti, ma il portiere azzurro si supera deviando in angolo. Al 13’ prima ammonizione, se la busca Vieira per fallo su Mannini. Dopo pochi minuti tocca ad Amodio trattenere Figo, giallo anche per l’uruguaiano. Nel frattempo l’Inter ci prova con due bordate da fuori di Balotelli e Ibrahimovic, entrambe finiscono alte. Il Napoli replica con altrettante punizioni di Lavezzi, che non sortiscono pericoli. Balotelli scaglia un violento sinistro al 33’, Navarro è costretto a bloccare in due tempi. Il finale vede ancora i partenopei protagonisti, con le conclusioni di Lavezzi e Hamisk che non impensieriscono Julio Cesar. La ripresa parte in sordina, con i meneghini a gestire il pallone con una fitta trama di passaggi. Vieira sfrutta al 15’ una dormita di Hamsik a centrocampo, ma la sua traiettoria è centrale. Al 18’ il cambio decisivo, con Zalayeta al posto di Denis. Mourinho replica con l’ingresso di Mancini per uno spento Figo. Tra le due sostituzioni c’è tempo di vedere la sberla di Ibrahimovic, direttamente su punizione, ma Navarro risponde da campione, respingendo in corner. Giunge il 28’, il minuto della svolta. Lavezzi si inventa una magia in mezzo a tre avversari, passa a Zalayeta che piazza un esterno destro fantasmagorico. Impietrito Julio Cesar, estasiati i 60000 di Fuorigrotta. L’Inter cerca di risollevarsi, con Cruz e Maxwell per Vieira e Chivu. Il finale è incandescente, con i nerazzurri stanchi e innervositi. Fioccano le ammonizioni, con Cruz e Stankovic che entrano sul taccuino di Rosetti. Giallo anche per Balotelli, che reagisce in malo modo all’uscita di Lavezzi dal campo. Il Pocho abbandona il terreno di gioco con estrema lentezza, tenendosi la gamba destra a causa di un possibile risentimento muscolare. Rosetti ammonisce pure lui. L’ultima emozione la offre un tiro di Blasi, deviato da un difensore, ma Julio Cesar dimostra di essere un grande, raggiungendo la sfera. Donadoni regala la standing ovation ad Amodio, che esce per il connazionale Bogliacino. Fischia Rosetti, che ha diretto il match con pugno saldo. Donadoni centra la prima vittoria, l’Inter sente il fiato del Milan più vicino. Campionato forse riaperto, a cinque giornate dal termine i cugini rossoneri rincalzano a sette punti di distanza. In riva al Golfo, però, quel che conta è sentir di nuovo cantare quei meravigliosi 60000.


(Aurelio Scandurra
napolicalcio.net)

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