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Giugliano: rapinatori feriti e piantonati in ospedale, è caccia ai complici

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È caccia al terzo uomo, accusato di aver favorito Domenico Chiariello, 26 anni, e Marcello Ferrara di 38, i rapinatori feriti nel corso di un conflitto a fuoco da un maresciallo dei carabinieri che sventa il colpo. I carabinieri di Giugliano, comandati dal capitano Alessandro Andrei, e i colleghi di Castello di Cisterna, con il maggiore Fabio Cagnazzo, a poche ore dall’assalto al distributore di carburanti agricoli di via Arco Sant’Antonio, hanno trovato l’auto utilizzata dai due malviventi, e a bordo della quale, una volta ferito, Ferrara aveva tentato di guadagnare la fuga. Nell’abitacolo della Opel Grigia, 5 bossoli di una calibro 9 per 21: l’arma utilizzata dal rapinatore per sparare contro il maresciallo che tentava di arrestarne la fuga che si sarebbe poi conclusa al pronto soccorso dell’ospedale San Giuliano, da dove qualcuno avrebbe poi provveduto a trasferire la vettura, per abbandonarla in via della Resistenza. Auto che ai carabinieri è risultata poi rapinata a Mondragone. Una volta dimessi dagli ospedali nei quali sono piantonati, entrambi i rapinatori saranno condotti in carcere con l’accusa di tentato omicidio. È oramai chiara agli investigatori la dinamica dell’assalto criminale. Il maresciallo, che martedì mattina era giunto presso il distributore per concludere alcuni accertamenti che stava eseguendo per conto del nucleo investigativo di Castello di Cisterna, è all’interno degli uffici assieme ai titolari dell’attività quando si trova di fronte i malviventi. Il militare si qualifica tentando di dissuadere i due malviventi, ma questi, armati di un fucile a pompa e di una pistola calbro 9, iniziano a sparare provando nel frattempo, a guadagnare la fuga. Il maresciallo, risponde al fuoco e ferisce Chiariello alla gamba sinistra, (ferita per la quale sarà trasferito al Cardarelli), Ferrara ad una mano ed una coscia. Proprio Ferrara, tenta di raggingere l’auto e nella corsa verso l’esterno, colpisce con il calcio dell’arma un ragazzino, figlio di uno dei titolare del distributore. Ora è caccia ai complici di Chiariello e Ferrara.


MONICA D’AMBROSIO

Il Mattino il 14/05/09

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