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domenica, Maggio 5, 2024
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QUESTIONE ROM: PANSA SCRIVE AL SINDACO PIANESE, A RISCHIO I FONDI PER LA BONIFICA

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Nuovo ultimatum del prefetto di Napoli Alessandro Pansa per la costruzione a Giugliano, nella zona Asi, in località Ponte Riccio, di una cittadella per ospitare 500 rom. Il Prefetto delegato, dal governo per l’emergenza rom ha scritto al sindaco ed al presidente del consiglio con toni molto pensanti accusandoli di inesattezze e di imprecisioni, e ribadendo che la delibera approvata in consiglio rappresenta un diniego che non propone tuttavia alternative. Il prefetto ha anche sottolineato anche che Giugliano non è la sola città ad essere interessata dalla costruzione di nuovi campi, e che non è previsto nessun nuovo insediamento ma solo la sistemazione degli apolidi che già vivono a Giugliano, possibilità che rischia di sfumare assieme ai fondi precedentemente stanziati, e già andati persi”. Lo stesso appello era stato lanciato alcuni giorni fa dai rappresentanti locali di Opera Nomadi. Con il no dell’Assise all’ordine del giorno sulla proposta della Prefettura sulla questione rom c’è il rischio di perdere finanziamenti per milioni di euro” – aveva affermato Mimmo Di Gennaro, presidente dell’Opera nomadi di Giugliano – . Non c’è nessuna imposizione da parte del prefetto di insediare a Giugliano altri rom oltre a quelli ch già vivono qui da anni. Non è vero che c’è la volontà di imporre un megacampo. Le modalità e i tempi di esecuzione del progetto vanno concertate insieme agli organi preposti. Secondo i dati dell’associazione, accertati anche dall’Istat e dall’ex amministrazione Tagliatatela, i rom censiti che attualmente risiederono nei campi del Ponte Riccio è di 420, mentre quelli non censiti sarebbero poco meno di una trentina e non invece trecento. “Sono dati accertati da più fonti, sfido chiunque a confutarli – dice Di Gennaro – . La proposta della Prefettura mi sembra sensata e tenta di risolvere una volta per tutte la questione sotto tre punti di vista: ambientale, sociale ed economico. “Con la costruzione di circa cinquanta case in muratura si porrebbe fine ad anni di isolamento dei rom, sarebbe possibile effettuare finalmente la bonifica dei suoli inquinati ed infine potrebbe esserci il definitivo rilancio della zona industriale. Purtroppo, dopo l’ordine del giorno votato all’unanimità da maggioranza ed opposizione su proposta del sindaco, c’è il serio rischio di rinunciare ai fondi messi a disposizione della Prefettura. Il nostro intento è solo quello di trovare un percorso condiviso per risolvere una volta per tutte la questione. Ci auguriamo che il prefetto Pansa faccia chiarezza sul piano regionale, magari organizzando anche una conferenza stampa. Il campo che l’amministrazione che sta costruendo non può essere l’unica risposta perché, oltre ai 120 rom censiti, ce ne sono altri 300 che vivono da anni in questi territori. La proposta di provincializzare il problema è senza fondamento – chiosa Di Gennaro – perché nessun comune si farebbe carico di ospitare rom che attualmente vivono in altri territori”.
Non ci sarebbe, infatti, nessuna imposizione da parte della prefettura di insediare a Giugliano una cittadella rom. “La decisione presa dal consiglio comunale ci ha meravigliato – dice l’esponente di Opera nomadi – perchè da parte di Pansa non c’è nessuna volontà di imporre alla città un villaggio bensì c’è da parte sua uno spirito collaborativo per risolvere la problematica. Uno spirito che invece non sembra appartenere all’amministrazione comunale, la cui posizione sembra isolata rispetto a quella degli altri comuni della provincia di Napoli, come Caivano e Afragola, che invece hanno accettato il piano del prefetto ricevendo in cambio finanziamenti per la bonifica e la sistemazione dei nomadi. Giugliano, invece, rischia di perdere questi fondi. Pansa non vuole imporre nessun megacampo a Giugliano ma è disponibile a concertare le modalità di intervento. Potrebbero farsi anche dei microcampi, questo potrà essere deciso insieme. L’unico punto fermo è di migliorare le condizioni di vita in cui versano i nomadi da anni”.

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