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mercoledì, Maggio 22, 2024
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QUALIANO, INTERVISTA A FRANZESE (INM): «ALLE PROVINCIALI SPRECATA UN’OCCASIONE»

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«Qualiano aveva la possibilità di portare un proprio rappresentante nel consiglio provinciale, ma i politici locali sono stati miopi. Nessuno della attuale maggioranza del centro destra è stato capace di intravedere questa opportunità in un momento così importante e decisivo per il nostra città». Va giù duro Pasquale Franzese, ex consigliere comunale di Forza Italia ed ex assessore comunale, quando a capo del governo cittadino c’era proprio Michele Schiano. E proprio verso l’ex sindaco, Franzese prosegue con il suo affondo: «Queste elezioni hanno dimostrato, semmai ce ne fosse bisogno, che la attuale classe politica qualianese, anche in questa competizione elettorale, ha “partecipato” in modo non chiaro e trasparente. Troppe promesse fatte a troppi candidati». Ci sono stati consiglieri comunali che ufficialmente “portavano” un candidato mentre ufficiosamente ne portavano altri e consiglieri comunali di centro destra che portavano candidati di centro sinistra. Così facendo non si va da nessuna parte.

Può ampliare questo interessante concetto signor Franzese
Agendo in questo modo gli attuali consiglieri del centro destra hanno dato un colpo mortale alla credibilità dei candidati. Immagini per un attimo l’ex sindaco Schiano nel fare campagna elettorale per Galdiero. Ma come. Questi due signori sono in guerra da una vita ed ora, in queste elezioni, sono culo e camicia. La gente a questo punto non ti capisce e non vota. Si crea sfiducia nell’elettore. Non a caso il partito di maggioranza relativa è quello che non è andato a votare. Con questi politici non si va da nessuna parte. Troppe promesse a più candidati ed il giocattolo si è rotto. Il fallimento politico è sotto gli occhi di tutti. Potevamo eleggere un consigliere provinciale e non siamo riusciti a farlo. Parlo da qualianese ovviamente. A parte la dispersione e la confusione eccessiva, dovuta a sette candidati locali, i fattori cha hanno deciso il fallimento sono molteplici.

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Quali per esempio?
Beh, l’elenco è lunghissimo. Potrei iniziare dicendo che il candidato del centro destra per il partito della Libertà, nel collegio provinciale, non è stato discusso dalla base ne tanto meno dal partito, ma da qualche referente personale che poi lo ha letteralmente calato sul territorio. E l’accoglienza non è stata benevola, da come si è visto. I voti raccolti sono stati pochini, anzi direi molto al di sotto delle aspettative. Era impossibile eleggere e digerire un candidato locale che proveniva da esperienze diverse dal centro destra. Si poteva avere qualche possibilità se si fosse superata la soglia dei 10.000 voti. Ma con questo candidato era impensabile. Quindi parte di quei 7000 voti potevano convergere su un altro candidato, sempre di centro destra, che con un numero più basso di preferenze poteva giocarsi tranquillamente la partita.

Il papabile era lei chiaramente…
Non parlo solo di me, chiaramente, ma anche di qualche altro candidato in qualche lista minore. Se era di centro destra tanto di guadagnato. La mia area di appartenenza politica è questo. Con una manciata di voti avremmo potuto avere un candidato di Qualiano nel consiglio provinciale. E’ stato questo il messaggio che ho voluto lanciare in questa campagna elettorale. La lista di De Gregorio – Italiani nel mondo, oggi fa parte pienamente del centro destra e tutti i suoi rappresentanti stanno confluendo nel PdL di Berlusconi, così come è stato sancito dal congresso nazionale. Del resto la storia parla chiaro. Solo in piccole liste possiamo eleggere un nostro candidato. È impensabile raccogliere voti e preferenze decisive in una città come Marano, che ogni volta che ci sono le elezioni, si chiude a riccio sui suoi candidati. Non a caso gli unici candidati del collegio provengono proprio da quella realtà territoriale.

Prima parlava di più fattori che hanno concorso al fallimento della classe politica locale…
La nostra città non naviga in acque tranquille e la politica non sta aiutando i cittadini e non sta dando le giuste risposte. Acqua privatizzata, bollette pazze e nessun progetto per il futuro. SI vivacchia alla giornata. Che città consegneremo ai nostri figli? C’è bisogno di una nuovo corso politico, ma soprattutto di un nuovo gruppo dirigente.

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