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domenica, Maggio 5, 2024
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Rifiuti, nei Cdr turni forzati fino a domani PER SUPERARE LA CRISI

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di FRANCESCO VASTARELLA




NAPOLI- GIUGLIANO – L’impianto Cdr di Giugliano ieri ha dovuto smaltire quasi il 40 per cento in più di rifiuti. Dalla media di 1.400 tonnellate giornaliere è passato a duemila e più, ai limiti della sopportazione e con i macchinari sotto stress, a rischio di emanare cattivi odori in tutta la zona vicina a Ponte Riccio. E forse oggi si replica per liberare decine di comuni dalla morsa dell’ennesima crisi, di cumuli di immondizia nelle strade a Aversa, a Villaricca, alla periferia di Napoli, nel Nolano.
Tremila tonnellate di arretrato, calcolava tre giorni fa il subcommissario per l’emergenza Giulio Facchi. E così i sette Cdr campani si stanno sobbarcando quote suppletive di sacchetti da trattare, per ora in condizioni normali visto che non sono previsti scioperi, blocchi, ha ripreso a lavorare, grazie a una sospensiva del Tar, una delle ditte che aveva avuto lo stop dal prefetto in seguito a delle anomalie nel rilascio del certificato antimafia.
A tutto questo bisogna aggiungere che negli ultimi dieci giorni si è passati dalle 7.200 tonnellate giornaliere di media regionale a 8.600. Un aumento causato delle presenze elevate di villeggianti e turisti nelle località di vacanza. Incremento che ha coinciso con le partenze rinviate dalle città campane.
«Da venerdì (domani, ndr) – sostiene Armando Cattaneo, amministratore delegato della Fibe, la società di gestione dei Cdr – prevediamo un notevole calo di produzione dei rifiuti in concomitanza con la partenza dei campani. Ci dovrebbero essere due o tre settimane di lavoro molto al di sotto della media e quindi di tranquillità per il sistema complessivo di trasporto e smaltimento dei rifiuti. Ma fino a quando questa previsione non sarà confermata dai fatti, saremo costretti ad allungare i turni di scarico fino alle 3-4 del mattino».
Dovrebbero a questo punto tirare un sospiro di sollievo anche i sindaci dei comuni dell’hinterland di Napoli. Nell’ultimo periodo sono stati infatti penalizzati perché nello scarico di rifiuti nei Cdr hanno avuto la precedenza le isole e i centri costieri dove è alta la presenza turistica. Nel Nolano, soprattutto, ci sono state numerose rimostranze da parte dei Comuni che hanno visto i loro camion passare indietro, nel Cdr di Tufino, rispetto a quelli provenienti per esempio dalla penisola sorrentina.
f.v.





IL MATTINO 7 AGOSTO 2003

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